Progetto Svim-Regione per smaltimento elettrodomestici

Progetto Svim-Regione per smaltimento elettrodomestici

La logica sostenibile: un nuovo modello per ottimizzare le isole ecologiche

Questa la proposta scaturita dallo studio pilota finanziato dal Ministero dei Trasporti nel quadro delle nuove direttive europee e realizzato dalla Regione Marche con il supporto di Sviluppo Marche spa offerta alla discussione questa mattina, nella sede regionale di palazzo Bramante, in occasione del seminario TONTINI E PASQUINI“La logistica pubblica e privata nella filiera degli elettrodomestici”.
“Il monitoraggio messo a punto da Svim ha consentito per la prima volta di avere un quadro del numero e delle caratteristiche dei centri di raccolta nelle Marche e di delineare i flussi per lo smaltimento – ha commentato Roberto Tontini, amministratore unico Sviluppo Marche spa, in apertura dell’incontro – una mappatura che ha messo in luce alcune criticità. Il modello proposto dalla Regione su questa base è fondamentale per produrre economie di scala ed agevolare uno sviluppo sostenibile”.
Lo studio fornisce un panorama polverizzato e non ottimizzato del trasporto degli elettrodomestici a fine vita (5 i milioni di tonnellate di apparecchi prodotti nelle Marche in media in un anno) verso i centri di raccolta comunali, le cosiddette isole ecologiche: 123 quelle censite nelle Marche, per oltre 132.000 mq di superficie, con una popolazione servita pari al 77%. Monitorato anche il grande commercio: dei 53 centri di distribuzione, il 57% garantisce un servizio ritiro, mentre il 19% lo effettua solo per i cosiddetti “bianchi” (quali frigoriferi e lavatrici). L’analisi dei flussi per lo smaltimento ha fatto inoltre registrate lunghe e ripetute percorrenze con piccole quantità di materiale. Per questo il modello scaturito propone un processo di accorpamento attraverso piattaforme consortili per ampie unità territoriali, dove i materiali possono essere stoccati, messi in sicurezza e gestiti in modo più organizzato, favorendo economie di scala. I vantaggi vanno nella direzione della riduzione delle percorrenze dei veicoli merci, di una maggiore efficienza energetica e ambientale ed una maggiore sicurezza verso materiali potenzialmente inquinanti.
La proposta è stata accolta positivamente dai diversi soggetti coinvolti nella filiera: intervenuti in questo senso, tra gli altri, Fabio Ginesi di Indesit, Ermanno Santini di Cna-Fita Marche e Giuseppe Giampaoli di Cosmari. Segnali positivi anche dal Ministero: Rocco Giordano della Consulta generale Autotrasporto e Logistica ha dimostrato apertura per il passaggio alle fasi operative.
A conclusione del dibattito, l’assessore regionale ai Trasporti Pietro Marcolini ha delineato tappe e caratteristiche verso la gestione sostenibile: “Il livello comunale va valorizzato ed integrato attraverso un confronto con tutti i soggetti coinvolti: produttori, trasportatori - distributori, pubblica amministrazione e consumatori. Confronto diretto all’individuazione delle proposte più convenienti, a cominciare dal dimensionamento tariffario, conseguente sia alle quantità di rifiuti prodotte nella regione sia ai connessi costi di gestione.  Ed ancora: l’individuazione della società che organizzerà il primo trattamento dei rifiuti stessi, per cui vi sono varie alternative. Le fonti di finanziamento del servizio che possono guardare ai fondi europei 2007 – 2013, agli accordi quadro con il Ministero, alle risicate risorse regionali, provinciali e comunali.  Ciò che è immediatamente auspicabile è la prosecuzione dello studio attraverso una proposta operativa, entro le prossime settimane, da testare assieme ai soggetti coinvolti per dare una risposta tempestiva e che sappia coniugare la sostenibilità ambientale e la soddisfazione dei consumatori”.  
Sono intervenuti all’incontro anche i dirigenti regionali Isarema Cioni e Paolo Pasquini rispettivamente alla Salvaguardia, Sostenibilità e Cooperazione ambientale ed alle Infrastrutture; Lorenzo Tardini del Consorzio italiano Recupero e Riciclaggio elettrodomestici Ecodom e Paolo Aiani di Federdistribuzione.