Firmato da Provincia e Organizzazione delle autoscuole e studi consulenze automobilistiche
Previste anche giornate di sensibilizzazione sui pericoli di alcolici e stupefacenti.
La firma del documento, che ha visto la presenza del presidente Palmiro Ucchielli, dell’assessore ai Trasporti e viabilità Giuseppe Lucarini, del segretario provinciale dell’Unasca Riccardo Bonifazi, dei consiglieri Unasca Giancarlo Perini e Cesarina Panzieri e dell’insegnante di educazione stradale ed autore di testi Carmine Ippolito, è l’atto finale di una serie di incontri fra Provincia e sindacati delle autoscuole, nell’ambito del progetto sulla mobilità responsabile coordinato dall’ente su impulso della Prefettura, che ha coinvolto vari soggetti.
Questi alcuni degli impegni assunti con il protocollo: approvare un “codice di comportamento” che preveda un numero minimo di guide per i candidati neo patentati (16 di base e 5 in condizioni ambientali e di viabilità più differenziate possibile); inserire nel programma teorico delle autoscuole una o due giornate di sensibilizzazione sui pericoli di alcool e stupefacenti; organizzare corsi di aggiornamento per adulti sul codice della strada, in particolare per quanti hanno conseguito la patente prima del 1992; partecipare a tavoli tecnici sulla sicurezza e collaborare con le scuole per laboratori sulla sicurezza; sviluppare, sia da parte della Provincia che delle autoscuole, “corsi di guida sicura” non solo per auto ma anche per motocicli; maggiore vigilanza sul settore, da parte della Provincia, anche in seguito al nuovo assetto creato dalle liberalizzazioni, con controlli sulla rispondenza delle nuove attività e sui requisiti di qualità standard.
“Le autoscuole – ha detto Ucchielli - hanno un ruolo fondamentale nella formazione degli utenti della strada, sia per i neopatentati, che per la patente a punti e per gli attestati di guida per ciclomotori”. “La sicurezza – ha sottolineato l’assessore Lucarini - non è il risultato di azioni estemporanee, soprattutto in seguito ad incidenti, ma di attività continuative nel tempo, con la collaborazione di tutti i soggetti in grado di promuovere la crescita di una responsabilità individuale e collettiva. Solo facendo leva sulla responsabilità di ciascuno, si può infatti aiutare a raggiungere significativi risultati nella diminuzione degli incidenti stradali”.