Agostini: «Con il Pai si è dato ordine agli interventi da realizzare»
Sono intervenuti il presidente dell'Autorità di bacino del fiume Tronto e vice presidente della giunta regionale Luciano Agostini e l'assessore alla tutela del territorio Gianluca Carrabs. Il Pai è uno strumento che programma azioni e norme per la difesa del suolo, il risanamento delle acque, la gestione del patrimonio idrico e la tutela degli aspetti ambientali.
«Quando nel '92 il fiume Tronto esondo' - ha ricordato Agostini - si comprese che era necessario allargare l'alveo del fiume, le arginature e rimuovere quel 'tappo' che si veniva a creare alla foce a causa di due ponti. I fondi utilizzati, 33 miliardi di vecchie lire, sono serviti per il progetto e per appaltare le opere di sistemazione. Con il Pai si è dato ordine agli interventi da realizzare: manutenzione idraulica e realizzazione delle infrastrutture, con l'obiettivo di mettere in sicurezza il territorio per garantire la sicurezza della nostra collettività».
«Con l'adozione del Pai - ha detto Carrabs - si sono conseguiti due risultati. Quello politico, attraverso la condivisione del Piano da parte degli enti locali, e tecnico, per l'approccio integrato nel rispetto dei fiumi. Tutto ciò significa non solo analizzare il fiume sotto l'aspetto idraulico, ma valorizzarlo dal punto di vista ambientale come risorsa. Il ministero dell'Ambiente - ha tenuto poi a precisare - ha preso il progetto dell'autorità di Bacino del Tronto come progetto pilota in Italia nella gestione integrata dei fiumi». Per quanto riguarda il rischio idraulico, l'Autorità di bacino sta portando avanti, con il supporto dell'Università Politecnica delle Marche, uno studio di dettaglio sul rischio idraulico della bassa valle del Tronto.