L'incidente è accaduto questa mattina intorno alle 7,30
Secondo una nota diffusa dall'Api l'incidente sarebbe avvenuto intorno alle 7,30. «Durante le attività di svuotamento di una linea, successive - precisa la nota - alle operazioni di scarico di una nave presso il pontile, si è registrato un lieve trafilamento di gasolio, per una quantità stimabile in qualche litro. Immediatamente - si legge ancora - il personale api si è attivato sulla base di quanto prevedono le procedure. Sono state chiamate sul posto le due unità navali di pronto intervento che, a titolo meramente precauzionale, hanno provveduto a disporre in mare le panne galleggianti assorbenti intorno al punto in cui il prodotto idrocarburico è stato localizzato, circoscritto a ridosso della raffineria». Dell'episodio, che si è «prontamente risolto con l'assorbimento del ridotto quantitativo fuoriuscito e senza alcuna conseguenza», è stata informata la Capitaneria di porto di Ancona. Il quantitativo di gasolio in mare dovrebbe comunque essere di modesta quantità. Già il 4 aprile scorso c'era stata una perdita, ben più consistente. La stessa Api aveva stimato che il quantitativo di prodotto fuoruscito fra le 2 e le 4 tonnellate circa.
Preoccupato il Comitato di quartiere Villanova che ha chiesto chiarimenti a tutte le autorità preposte «una patina oleosa era entrata all'interno della scogliera e fluttuava sulla riva dove alcuni bambini stavano prendendo il bagno. Abbiamo rigirato immediatamente la segnalazione al Centro emergenze del Comune di Falconara che ci ha garantito - dice Loris Calcina, presidente dell'associazione - l'immediata comunicazione all'Arpam. Sul mare, intanto, abbiamo notato che il battello rec-oil della raffineria Api ha svolto diversi passaggi in un tratto di mare specifico di fronte al quartiere Villanova».
Alcuni componenti dell'associazione, a bordo di un'imbarcazione messa a disposizione da privati, hanno raggiunto il largo e «rilevato, fotografato e filmato una evidente patina oleosa, chiara, sulla superficie del mare nella zona antistante il quartiere Villanova. I piedi e le gambe - da detto Calcina - se immersi nel mare rimangono viscidi». Il Comitato chiede quindi «informazioni sui pericoli per l'ecosistema, oltre che di conoscere le risultanze delle eventuali analisi chimiche effettuate sul prodotto e le motivazioni tecniche eimpiantistiche dello sversamento verificatosi».