Satira, presentata la "Porchetta Bianca"

Satira, presentata la "Porchetta Bianca"

Omaggio a 70 anni dalla morte dell'artista di Montelupone

Se Trilussa nel novembre del 1933 non avesse donato, con tanto di dedica, a Giovanni Galantara una copia del poemetto “La Porchetta Bianca”, scritto da lui ed illustrato dal padre di Giovanni, Gabriele Galantara, oggi di quell’opera edita nel 1930 da Mondadori non si avrebbe più traccia.  Il poemetto è scomparso anche dall’archivio dell’editore milanese, grazie a quell’unica copia rimasta e conservata LA PRESENTAZIONE DEL POEMETTO SATIRICOper tanto tempo con amore da Giuliana Galantara, nipote del disegnatore satirico e caricaturista nato a Montelupone nel 1865.
Con questo  volume, ristampato su autorizzazione speciale della casa editrice Mondatori ed inserito nel progetto biennale “La Tentazione comica”, la Provincia di Macerata ha compiuto una doppia operazione culturale. In primo luogo è stata recuperata  un’opera letteraria che – come ha scritto l’assessore Donato Caporalini nella prefazione – è “un messaggio contro la protervia del potere…..valido oggi come in ogni tempo …. frutto dell’incontro ‘sulla strada per Roma’ di due grandi spiriti del genere satirico” (Trilussa e Galantara, ndr). Inoltre, con questa edizione (duemila copie numerate), la Provincia ha inteso dare un contributo culturale al ricordo ed alla valorizzazione dell’opera di Gabriele Galantara (in arte Ratalanga), padre della satira politica italiana, di cui ricorre quest’anno il 70° anniversario della morte.
Con la presentazione che il docente universitario Marcello Verdenelli ha tenuto alla  Biblioteca statale di Macerata  della nuova edizione de “La Porchetta Bianca”, curata da Fabio Santilli e Antonio Mele (Melanton), si sono aperte le celebrazioni in onore di Galantara  che proseguiranno sabato prossimo (23 giugno) nella città natale dell’artista. Alle ore 18,30 al teatro “Degli Angeli” di Montelupone si parlerà ancora de “La Porchetta Bianca” una “fiaba per adulti, dotata di forti accenti satirici, in cui Trilussa gioca abilmente con allusioni, metafore e doppisensi, deridendo spietatamente il potere e ogni sua aberrazione, disseminando arguzie maliziose sul costume sociale contemporaneo e le illustrazioni di Bruno Serpi, alias Gabriele Galantara, emergono soprattutto per la loro aperta freschezza poetica, per il delicato respiro immaginifico, per i colori sapienti e coinvolgenti”. Nell’occasione sarà presentato il Centro studi Galantara per la satira sociale e di costume. Alle 21,30, nell’ex chiesa di San Francesco sarà inaurata la mostra “Omaggio a Galantara” con opere di Altan, Bucchi,  Giannelli, Interlenghi, Marcenaro, Melanton, Staino ed altri tra i maggiori disegnatori umoristici contemporanei.

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