Davide Rugoletti, ex sindaco di Colbordolo, motiva la sua proposta per il referendum costitutivo
La proposta è stata lanciata lunedì 11 giugno a Montecchio durante il Forum delle idee della Provincia.
«All’assemblea del Forum delle idee della Provincia, la settimana scorsa ho illustrato l’ipotesi di Comune unico con il superamento dell’Unione dei Comuni Pian del Bruscolo attivando lo strumento del referendum costitutivo, chiamando cioè alle urne i cittadini. Queste sono le considerazione che mi hanno portato a esprimere la proposta: tutti chiedono una riduzione dei costi della politica e una semplificazione, con il Comune unico si avrebbe un solo sindaco, una giunta e un consiglio formato da trenta consiglieri; una riduzione dei costi della struttura della burocrazia, più di cento funzionari comunali andrebbero in una nuova organizzazione valorizzando al meglio competenze e professionalità con l’obiettivo di rendere ancora più efficace ed efficiente l’ente locale eliminando i doppioni; si darebbe con questa idea a livello provinciale una risposta alternativa rispetto ai referendum secessionisti poiché è molto più semplice recriminare e addossare le responsabilità ad altri che avanzare nuove idee e proposte che possono portare a dei cambiamenti profondi sul territorio, mettendo in discussione noi stessi; la Provincia ha elaborato per la Città futura il progetto “ascoltare i cittadini”, diamo ascolto ai cittadini, alle associazioni, agli opinion leader sul Comune unico, costruiamo il progetto e consultiamo la popolazione includendo per la prima volta i giovani sedicenni; altro punto fermo è l’attuazione di un’unica politica fiscale, una tassazione unica per Ici, addizionale Irpef, tariffe sui servizi, oneri di urbanizzazione, una politica per l’abbattimento delle rendite immobiliari; un sviluppo ecosostenibile uniforme con un Piano regolatore unico e Regolamenti unici, la salvaguardia di un territorio ricco, di un’area ancora felice che molti da fuori ci invidiamo; le politiche scolastiche, le politiche culturali, la realizzazione di un centro culturale all’avanguardia, il cinema, il teatro, sono oramai irrinunciabili; l’e-government e l’innovazione tecnologica sono azioni e strumenti che non possono essere rinviati.
Sono convinto che il territorio sia maturo per il salto di qualità, sono trent’anni che si lavora insieme in questa vallata, il primo consorzio è nato nel 1976 con una popolazione di 10.000 abitanti, l’associazionismo si è evoluto nel tempo, ora bisogna fare un ultimo passo in avanti, non ci devono spaventare i cambiamenti, c’è una nuova storia da realizzare.
Dal dopoguerra a oggi i governi di sinistra prima, di centrosinistra oggi, hanno ottenuto il consenso per il buongoverno perché hanno saputo indirizzare i cambiamenti, ora sono convinto che il Comune unico possa svolgere, attraverso una migliore conoscenza del territorio, un ruolo determinante per lo sviluppo dell’intera zona. Sta alle forze politiche avere la capacità di governare i bisogni dei cittadini e delle imprese e offrire servizi pubblici più efficienti e efficaci».