Macerata, laurea honoris causa a Jean Blondel

Macerata, laurea honoris causa a Jean Blondel

Blondel: «Serve una visione comune, una ri-creazione dell'Europa»

«Senza di lui - ha detto il prof. Luca Lanzalaco, citando le parole di Ian Budge - non ci sarebbe una scienza politica europea».
Blondel si è dichiarato onorato per il riconoscimento, che dimostra - ha detto ringraziando il rettore Roberto Sani - come l'ateneo attribuisca un ruolo centrale allo studio scientifico delle tematiche politiche. Nella sua lectio doctoralis, Blondel ha parlato delll'allargamento ad Est dell'Unione Europea, «probabilmente l'intesa più pragmatica a livello di nazioni mai pensata dall'umanità. Per ricucire l'Europa - ha spiegato - si deve in primo luogo eliminare nei paesi dell'Ovest l'ignoranza verso le culture dell'Est. Un vuoto di relazioni che è all'origine della mancanza generale di rispetto da parte dei cittadini dei vecchi stati membri. Si devono modificare quegli atteggiamenti che inducono a non nutrire curiosità nei confronti dei paesi dell'Est: mancando la curiosità, manca il desiderio di andare a visitare l'Est». 
Certo, ha aggiunto Blondel, «vi sono alcune eccezioni: città come Praga, Cracovia o Budapest hanno da diversi anni un contingente importante di turisti, ma l'interesse non si estende ancora ad altre destinazioni. L'allargamento all'Est è una grande sfida, forse la più grande per l'Unione Europea, ma l'allargamento formale rappresenta solo un primo passo. Serve una visione comune, una ri-creazione dell'Europa per far sì che i cittadini della nuova Unione diventino veramente parte di un insieme, pur restando membri della propria nazione».

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