Infrastruttre, si faranno le opere nel Piceno

Infrastruttre, si faranno le opere nel Piceno

«Le opere di cui avete bisogno rientrano nei progetti» ha detto

Mi pare che le priorità da voi indicate siano ragionevoli e quindi le opere si faranno». Lo ha detto il viceministro alle infrastrutture Angelo Capodicasa. Ad accogliere il sottosegretario e i suoi ospiti c'era il presidente della Provincia Massimo Rossi e il asottosegretario gli affari regionali Pietro Colonnella. Il presidente Rossi ha fatto il punto della situazione, indicando le priorità del Piceno: il completamento del collegamento medio collinare della Mezzina, la realizzazione e l'ammodernamento della Mare-Monti del Fermano e l'ammodernamento della Salaria nel tratto Acquasanta-Arquata. Ci sono inoltre le infrastrutture di livello regionale e interregionale: l'ammodernamento del tratto marchigiano della "Piceno Aprutina" (comprendente il traforo di Croce di Casale che, ha detto l'ing. Fagioli dell'Anas, sarà aperto al traffico tra la fine di ottobre e i primi di novembre), le circonvallazioni di Fermo e San Benedetto, la sistemazione della Valdaso, l'adeguamento della Ete Morto, l'ammodernamento della Val d'Ete vivo. Il presidente ha citato poi la metropolitana di superficie: «Per realizzarla ci vogliono in tutto 50 milioni, il costo di circa un chilometro di strada in galleria», ha sottolineato.  Capodicasa ha tracciato un quadro dei canali di finanziamento esistenti, dalla legge obiettivo, che punterà a sciogliere i grandi nodi nazionali del traffico, ai fondi europei. «Un mosaico che entro luglio il Governo comporrà in un quadro che indicherà le opere che realizzeremo nei prossimi quattro anni, e soprattutto le fonti di finanziamento. Qui nel Piceno, rispetto alle grandi emergenze nazionali, non avete bisogno di tantissimo - ha concluso - ma di poche e fondamentali opere su cui mi pare ci sia ampio consenso. Per questo confermo il supporto e la disponibilità del ministero per realizzarle»