Ora bisogna attendere il parere tecnico dellIstituto Superiore di Sanità
Sono infatti decisamente incoraggianti i risultati delle prime analisi chimiche consegnate alla Provincia dall’Università “La Sapienza” di Roma ed effettuate su campioni di tessuto di pesci prelevati a maggio nelle acque del lago. Le analisi avrebbero escluso la presenza, nei tessuti dei pesci esaminati, delle microcistine (derivanti dalla cosiddetta “alga rossa”).
Come noto, a settembre dello scorso anno, per valutare ogni possibile conseguenza per l’alimentazione umana e per l’ambiente derivante dalla presenza, nelle acque del lago, del “cianobatterio tossico” noto come “alga rossa”, la Provincia aveva avviato e finanziato una vasta azione di monitoraggio mediante una convenzione stipulata dal Servizio Tutela Ambientale dell’Ente con l’Istituto Superiore di Sanità, il Dipartimento ARPAM di Ascoli Piceno, il Corpo Forestale dello Stato e il Consorzio di Bonifica dell’Aso.
Ad aprile di quest’anno, in un incontro con l’Istituto Superiore di Sanità promosso per fare il punto della situazione, era emersa la necessità di effettuare ulteriori analisi e, in tale prospettiva, l’Assessorato all’Ambiente aveva assunto accordi con il Dipartimento di Chimica dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Naturalmente, per una valutazione complessiva che potrebbe condurre ad una rapida rimozione dei divieti di pesca da parte dei Comuni interessati, si attende un parere tecnico dell’Istituto Superiore di Sanità, emesso sulla base delle analisi effettuate dall’Università romana, indagini che, come accennato, sono rassicuranti. «L’obiettivo dell’Amministrazione provinciale – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Massimo Marcaccio - è fornire ai Comuni nel cui territorio si estende il lago informazioni certe e provate scientificamente sui possibili rischi dovuti alla presenza nelle acque dell’alga rossa. Tant’è vero che il monitoraggio delle acque e dei sedimenti del lago continuerà fino a settembre, sempre con il supporto dell’ARPAM e dell’Istituto Superiore di Sanità».