Comparto Firenze, la Provincia dice no e diventa talebana

Comparto Firenze, la Provincia dice no e diventa talebana

Brugni: «Un atteggiamento animato dall'integralismo cieco contro il Comune»

Si tratta dell'ultimo di una serie infinita di atteggiamenti di chiusura nei confronti del Comune di Ascoli Piceno. In questi tre anni di amministrazione Rossi si è registarta una bocciatura continua ai progetti presentati dall'amministrazione comunale, che non può essere giustificata da meri richiami urbanistici. Un atteggiamento di blocco che non riguarda solo gli atti di competenza dell'assessore all'urbanistica Antonio Canzian, l'assessore con delega contro il Comune di Ascoli (che si lascia sovente andare a commenti sulla stampa contro l'amministrazione ascolana, che un assessore non dovrebbe fare), ma tutta una serie di provvedimenti e prese di posizione che ci convince ad etichettare l'atteggiamento della Provincia come un atteggiamento talebano. Talebano perchè animato dall'integralismo cieco contro il Comune di Ascoli Piceno, perchè amministrato dal centrodestra. Inutile ricordare tutti i progetti: Polo universitario, comparto di via Firenze, case minime a Borgo Solestà, ex tirassegno a Porta Romana, progetti che ricevono continui stop e non riescono a materializzarsi e dare quelle risposte che i cittadini attendono da tempo. Possiamo continuare a riflettere molto sull'atteggiamento che la Provincia ha contro il Comune di Ascoli e allora pensiamo alla discarica di Relluce, che si cerca in tutte le maniere di far chiude negando l'autorizzazione alla quinta vasca. Atteggiamento che nasconde la volontà di bloccare il ruolo di ottimo amministratore del Comune di Ascoli che riesce oltre a far convogliare i rifuiti di 29 comuni in discarica anche a ricevere un indubbio beneficio economico con risvolti positivi per tutta la cittadinanza ascolana. Perchè non parlare allora del triste ricordo del campo rom a Appignano che si voleva spostare ad Ascoli di imperio senza ascoltare minimamente gli amministratori della città ascolana che avevano nel cassetto il progetto pronto per risolvere tutta la questione senza nuocere alla collettività di tutta la Provincia. Episodi che diventano molteplici fino ad arrivare all'ultima sparata sulla divisione della Provincia con la proposta Rossi che ci ha fatto urlare allo scandalo, proposta che prevede l'obbligo da parte degli ascolani di risarcire 14 milioni di euro alla parte fermana. Dopo la sollevazione di scudi la risposta di Rossi è stata quella di scagliarsi contro l'irresponsabilità di alcuni responsabili dei partiti di centro sinistra per aver fatto trapelare l'indiscrezione... strano atteggiamento amplificato dal fatto che già dal prossimo 30 Giugno la giunta provinciale pùò deliberare in tal senso. E a questo punto la riflessione diventa preoccupazione. Questo lo stato di cose, un atteggiamento integralista contro il Comune di Ascoli, un vero e proprio accerchiamento che vuole attaccare l'amministrazione di centrodestra, ma non si comprende che in questa maniera si vanno a ledere gli interessi dei cittadini ascolani e non solo e saranno proprio i cittadini i primi a farne le spese (perchè non parlare dell'aumento pauroso della tassa sui rifiuti in caso di chiusura di Relluce). Noi comunque siamo pronti a controbbattere in tutte le maniere a questo assedio che potrà durare ancora solo per due anni, gli ultimi colpi di coda animati dal furore politico si stanno scagliando, ma il conto alla rovescia è già iniziato...ed i cittadini ne trarranno le giuste riflessioni».