Nuova provincia, più timori che speranze

Nuova provincia, più timori che speranze

Più informazione per tutti. Non vanno ripetuti gli errori del passato

Neppure molto ascoltati furono gli interventi, verso la fine degli anni ’90, dei senatori Scopelliti e Ferrante. Altrettanto poco ascoltati e supportati infine, tra il 2003 ed il 2004, Ruggieri e Ciccanti.
In queste quattro righe si riassume la storia del nostro Comitato, nato nell’89 “in difesa dell’integrità territoriale della Provincia”, divenuto –dopo il 2004- “Provincia Nova”.
Qualche studente universitario potrebbe scrivere una tesi di laurea su quello che è accaduto (e sta accadendo), al riguardo, in questi ultimi venti anni.
Ma quest’accenno è necessario solo perché la storia dovrebbe, se opportunamente esaminata, sempre insegnare qualcosa. Dovrebbe soprattutto insegnare a non ripetere gli errori del passato e ad individuare migliori strategie per il futuro.
Ora che i nodi stanno venendo (purtroppo) al pettine, il rischio è che ciascuno di noi, individuata la “sua” soluzione, si metta a correre da solo, senza neppure ascoltare le ragioni degli altri.
E’ anche per questo che Provincia Nova ha promosso il convegno di giovedì prossimo 14 giugno, alle ore 17, presso la Libreria Rinascita, in Ascoli Piceno, sul tema: “La nuova Provincia di Ascoli Piceno: nascita d'una nuova realtà territoriale tra vive speranze e gravi timori”. Cercheremo di offrire un'occasione per ragionare insieme -possibilmente al di sopra delle parti- a quanti riterranno possibile ed importante operare per il bene comune di un territorio.
Sul quadro che abbiamo di fronte noi riteniamo che di certezze (se di certezze è consentito parlare) ve ne siano davvero poche. Partiamo allora da alcuni elementari dati di fatto. Gli ascolani non hanno mai voluto la divisione della Provincia, ma l’hanno subita.
E’ perciò inconcepibile che ora finiscano col pagarne “anche” le spese. Viene da pensare che ci troviamo di fronte ad un caso che potrebbe definirsi “di calamità istituzionale”. Se così è, la Regione e lo Stato devono intervenire per far sì che la nuova Provincia di Ascoli Piceno non nasca con un debito pesantissimo, o addirittura insopportabile.
E’ di questo problema, e delle possibili sue soluzioni, che vorremmo ragionare giovedì, con i nostri Sindaci, con la nostra Commissione Paritetica, con gli addetti ai lavori, con i politici e con la gente.
Un’altra cosa deve essere infine -a nostro avviso- ben chiara: la gente, da oggi, deve essere sempre e costantemente informata di tutto quello che succede e di tutto quello che l’attende. Gli errori del passato non devono più essere ripetuti.