Meglio ricordare i Carabinieri uccisi nell'attentato di Nassyria
La proposta è del consigliere comunale d’opposizione Gianluca Re. Una piazza per Ernesto "Che" Guevara. A questo proposito interviene Mauro Cori, il presidente del circolo di An, “Bruno Caraffa” .
«Siamo fermamente contrari alla proposta del consigliere Re d’intitolare una via o piazza alla memoria di Ernesto Che Guevara, poiché la riteniamo una vera e propria azione, che non ha come fine il ricordo di questo personaggio bensì è un’operazione prettamente politica».
Prosegue Cori: «Aldilà della di questa proposta, che comunque in un contesto democratico è accettabile, ciò che c’indigna è il modo in cui quest’Amministrazione affronti e tratti chi veramente merita l’intitolazione di una via o piazza, poiché ha pagato con la morte il caro prezzo della pace e della libertà nel mondo, portando alto il tricolore, ovvero i nostri fratelli morti negli ultimi anni per mano di un oscuro terrorismo portatore di barbarie e regresso».
«Proponiamo a quest’Amministrazione – conclude Cori - una volta tanto di comportarsi secondo una logica di sentimento, che non deve avere come fine l’equilibrio politico bensì la condivisione di valori non politicizzati bensì collanti di spirito e sentimento nazionale. A questo punto ci sentiamo di proporre l’intitolazione dell’attuale piazza della libertà (che secondo noi come intitolazione è alquanto generica, visto che non si specifica a quale libertà ci si riferisca), ai nostri fratelli Carabinieri, e dell’esercito caduti nell’infame attentato del 2003 a Nassyria, per portare quella tanto agognata libertà che il popolo Irakeno inseguiva da tre decenni».