/Bufera giudiziaria e amministrativa sul Comparto Firenze
Bufera giudiziaria e amministrativa sul Comparto Firenze
Procura della Repubblica, Provincia e un comitato di cittadini che ricorre al Tar
Stavolta dall'ingegner Cristoforo Eberard Weldon, responsabile dell'Urbanistica comunale, si sono presentati agenti della polizia giudiziaria di due corpi: Forestale e Carabinieri. Ora l'ufficio è impegnato a ricercare tutti gli atti chiesti dalla magistratura. L'atmosfera del momento era abbastanza tesa. Il punto cardine resta quello dell'interesse pubblico. Esiste o no? La Provincia con tutta probabilità domani metterà nero su bianco l'atto d'indirizzo che sulla base della legge n. 34 delega all'ente di area vasta la possibilità di annullare una delibera comunale se non compatibile con piani adeguati al Ppar. C'era anche un'altra possibilità, cioè il ricorso al Tar. «Che una Provincia presenti un'impugnazione al Tar contro un Comune – dice il presidente Massimo Rossi – mi è parso un fatto poco consono dal punto di vista istituzionale. D'altro canto, invece, vista la puntuale relazione che l'ufficio Urbanistica ha presentato al nostro vaglio, la via burocratica che si è deciso di intraprendere si basa su quelle argomentazioni articolate dettate comunque dalla legge». Secondo i consiglieri comunali dell'opposizione il Comune di Ascoli paga questo vuoto giuridico: un piano regolatore mai adeguato ai piani regionali. «Questo sindaco si è caratterizzato – dice Emidio Catalucci della Sinistra Unita – per delle grandissime debacle, sbagliando iter urbanistici e amministrativi. E' tutto fermo da 8 anni. Il comune di Ascoli è l'unico sopra quelli di tre mila abitanti che non abbia adeguato lo strumento urbanistico. Non c'è certezza del nuovo Prg e tutto questo non ha fatto altro che causare danni ad imprenditori e cittadini. Gli operatori stanno andando a realizzare opere fuori da Ascoli. La città è impoverita. Noi sapremmo sbloccare questi inghippi rispettando la legge e dando risposte certe a operatori economici e cittadini. In quella zona si poteva costruire secondo indici di cubatura minori, ma la pervicacia dell'amministrazione ancora una volta punta verso lo stallo». Seppure previsto dalla legge Merloni, intanto, non va giù a molti ascolani che tecnici e dipendenti comunali, già retribuiti dagli stessi cittadini, abbiano incentivi per progetti presentati da privati che poi debbono essere adeguati alla bisogna. Con determinazione comunale n. 1461 del 12/10/2006 ai tecnici e ai dipendenti amministrativi che sono stati impegnati è stato riconosciuto un «compenso incentivante di 5.092,71 euro», il 30% previsto sulla somma di 16.975,70 euro.