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Centri commerciali naturali, Agostini incontra i Comuni
Coinvolti i rappresentanti delle delle piccole e medie imprese coinvolti
L’assessore al Commercio Luciano Agostini, questa mattina nella sede regionale, ha accolto i sindaci dei Comuni che hanno presentato la domanda di contributo per la realizzazione dei Centri commerciali naturali per la valorizzazione e rivitalizzazione dei centri storici.
«Il progetto nato due anni fa come sperimentale – ha detto Agostini – oggi si è consolidato grazie all’ottima risposta e all’enorme sforzo programmatico dei Comuni e delle piccole e medie imprese coinvolti. La Regione Marche ha deciso così di implementare la dotazione finanziaria per un totale di contributo regionale complessivo che supera i 4 milioni di euro e consente di attivare investimenti pubblico/privati di oltre 20 milioni di euro.
Grazie al contributo regionale, quindi, su 82 progetti presentati, 75 sono stati ammessi e di questi ne verranno finanziati una cinquantina».
I Centri commerciali naturali sono aggregazioni di piccoli operatori del commercio, turismo artigianato e servizi che si trovano nei centri storici e che insieme al Comune realizzano il progetto integrato coordinati dai centri di assistenza tecnica (strumenti operativi emanazione delle associazioni di categoria) autorizzati dalla Regione Marche.
L’obiettivo è di salvaguardare e riqualificare i centri storici attraverso lo sviluppo del Centro commerciale naturale come elemento strategico per la crescita e l’associazionismo delle piccole e medie imprese del territorio marchigiano.
«Viene favorito un processo di integrazione – ha ribadito Agostini - come risposta alla progressiva desertificazione commerciale dei centri storici minori. Così viene incentivata la creazione di poli di eccellenza in una sinergia tra commercio, turismo e cultura».
L’area del centro storico su cui verrà attivato l’intervento viene individuata dal Comune e prevede obbligatoriamente il coinvolgimento sia dell’amministrazione comunale che delle pmi.
Entro giugno si procederà alla ripartizione dei fondi con la relativa assegnazione e i Comuni avranno due anni di tempo per realizzare l’intervento.