La bici non ha governi nè di destra nè di sinistra
Cosi scriveva l’autore britannico Herbert George Wells in segno di approvazione verso tutte quelle persone che fanno delle due ruote il mezzo preferito per spostarsi in modo pulito e con agilità in città.
Anche l'attuale giunta Celani per voce dello stesso sindaco e di alcuni assessori ha riconosciuto gli indubbi vantaggi dell'uso della bicicletta organizzando per di più l'ultima edizione di Ascolinbici. Ma oltre ai vari proclami e alle sterili passerelle a cui siamo purtroppo abituati, cosa si sta facendo di concreto per promuovere la bici in città? Nulla!
La bicicletta intanto è bene precisarlo, non ha governi nè di destra nè di sinistra.
Questo significa che quando vado in bici con il rischio di essere investito, quando non trovo un percorso sicuro per accompagnare a scuola mio figlio in bici, quando non trovo un posto per legare la bici e mi devo arrangiare con un palo della segnaletica stradale, oppure quando pedalando dentro la città torno a casa intossicato dai gas di scarico, non rivolgo il mio pensiero tanto al colore politico di chi deve migliorare questo stato di cose quanto alle colpe che tutti quelli che avrebbero potuto fare qualcosa non hanno fatto.
Poiché come “amici della bicicletta” siamo animati da autentica passione nel promuovere la mobilità ciclistica, non possiamo che rammaricarci e di molto nel vedere che viviamo in una città fanalino di coda per quanto riguarda la presenza di piste ciclabili che permettano di pedalare in sicurezza senza incorrere negli inconvenienti detti sopra.
Ogni tanto poi ci sentiamo anche presi in giro quando ci chiamano a dare un contributo di presenza a manifestazioni come Ascolinbici o alle domeniche ecologiche, autentiche vetrine pubblicitarie per i vari politici di turno.
Certo meglio che niente, ma il niente è appena dietro l'angolo una volta conclusa la trionfalistica giornata in bici.
Con questo vogliamo dire che sono inutili giornate singole nelle quali ci mettiamo un bel vestito sgargiante se poi sappiamo che per il resto dell'anno dobbiamo vestire degli stracci.
La verità è che nella nostra città non si vuole l'uso della bicicletta all'interno delle mura perchè ciò toglierebbe spazio e soldi ai parcheggi auto, perché si ha paura di perdere il consenso del popolo degli automobilisti, perché si ha paura di andare contro gli interessi di alcuni commercianti, quelli che vorrebbero le auto anche in Piazza del Popolo… e anche perché non si ha la “stoffa” e il coraggio di prendere certe scelte.
Dobbiamo quindi sollecitare tutti a far seguire agli "eventi" una continuità e fatti concreti di cambiamento nella mobilità cittadina.
Fino ad ora i pochi interventi, nel senso della mobilità ciclistica, riguardano esclusivamente un aspetto ludico e del tempo libero dell'uso della bici che è al di fuori della creazione di piste, corsie ciclabili o altro che favoriscano l'uso della bicicletta per andare a fare la spesa, per accompagnare i figli a scuola o per andare al lavoro.