Bimbe Belghe, la preoccupazione della madre

Bimbe Belghe, la preoccupazione della madre

Il senatore di Fi Antonio Gentile ha inviato una interrogazione ai ministri competenti

E' la denuncia del suo avvocato. Il legale ha dichiarato di aver ricevuto una comunicazione da Rocco A., il padre delle due bimbe che nega alla ex moglie e madre delle bimbe, Maria Pia M., di parlare con le figlie neppure per telefono.
Le bimbe sono state rimpatriate in Belgio il 19 maggio scorso in esecuzione del decreto del Tribunale per i minorenni di Ancona, che ha recepito la sentenza di affidamento al padre emessa dal Tribunale di Mons.   «Ritengo che non sia scritto in nessun provvedimento giudiziario che la mamma non possa sentire telefonicamente le sue figlie - afferma il legale - la stessa sentenza del Tribunale di Mons stabilisce l'allontanamento della sola figlia minore dalla madre, ma non parla di divieto assoluto di rapporti».
C'è altro.Il diniego di rapporti telefonici rappresenta una palese violazione alle Convenzioni internazionali, quella di New York e quella europea di Strasburgo sui diritti dei minori. La madre delle piccole F. e M. accusa l'ex marito e l'ex suocero di aver abusato sessualmente delle figlie, ma i due uomini respingono ogni addebito. Il dibattito tocca anche la politica. Duro il commento del senatore di Forza Italia Antonio Gentile, che accusa il Governo di non aver tutelato a sufficienza le due bambine
«Le bambine com'é noto - ha detto il senatore - sono ritornate in Belgio nonostante le pesanti accuse di abusi sessuali contestate al papà ed al nonno da una denuncia della madre, da esami peritali, dalla testimonianza di una maestra. Non solo la madre vive un dramma che i genitori normali ed affettuosi capiranno ma le viene negata persino la possibilità di parlare con le bimbe al telefono. Ho inviato due settimane fa un'interrogazione urgente ai ministri degli esteri e della giustizia, ma probabilmente i destini di due bambine ed i diritti di una cittadina italiana per loro non sono preminenti».