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Pensioni più alte, il Consiglio provinciale sostiene la proposta
E' stata sostenuta una petizione popolare promossa dal CUPLA
Alla presenza di tutti i rappresentanti locali delle associazioni e dei sindacati interessati, nell’ultima seduta il Consiglio Provinciale ha pienamente aderito ad un ordine del giorno presentato dall’Assessorato alle Politiche Sociali di sostegno alle petizioni popolari promosse dal CUPLA (Comitato Unitario dei Pensionati del Lavoro Autonomo) che riguardano l’adeguamento del potere di acquisto e dei minimi di pensione e la cancellazione della discriminazione sugli assegni familiari. Al CUPLA aderiscono le associazioni e i sindacati dei pensionati di Confartigianato, CNA, Casartigiani, Coldiretti, CIA, Confagricoltura, Confcommercio, Confesercenti e conta 2,5 milioni di iscritti sul territorio nazionale.
Sono note le difficoltà nelle quali versano molti pensionati di fronte all’attuale sistema di adeguamento dell’ISTAT che non rispecchia l’inflazione reale e l’evoluzione del generale tenore di vita. Questa situazione, per la quale è stata avanzata la prima petizione, richiede un’immediata politica mirata al recupero del potere di acquisto dei pensionati, sicuramente da annoverare tra le categorie sociali più deboli. La seconda petizione, invece, concerne la grave discriminazione nell’erogazione degli assegni familiari esistente tra i pensionati ex lavoratori autonomi, ai quali viene corrisposto un importo mensile di € 10,21, ed i pensionati delle altre categorie di lavoro. In questo senso la Legge Finanziaria per l’anno 2007, avendo aumentato gli stanziamenti per l’assegno al nucleo familiare ed i limiti di reddito per poterne beneficiare e avendo esteso tale provvidenza ai lavoratori parasubordinati, ha aumentato la diversità di trattamento tra i pensionati ex lavoratori autonomi e gli altri.
Il passo successivo sarà quello di chiedere al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Camera e Senato, al Presidente del Consiglio dei Ministri, ognuno secondo le proprie competenze, di adoperarsi affinché venga avviata un’efficace azione legislativa volta ad alleviare il disagio economico nel quale versano milioni di pensionati nel nostro paese.