Lo scorso 25 marzo, agenti della Polizia di Stato del Commissariato della
Polizia di Stato di San Benedetto del Tronto, hanno rintracciato e tratto in arresto due donne pregiudicate per reati contro il patrimonio; la
misura restrittiva veniva adottata in esecuzione di un’ordinanza
applicativa della misura cautelare della custodia in carcere emessa
dal G.I.P. presso il Tribunale di Ascoli Piceno su richiesta della
locale Procura della Repubblica a seguito di attività investigative
svolte dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato.
Le indagini venivano intraprese subito dopo un grave furto in abitazione consumato in questo centro lo scorso 21 Febbraio u.s. da 4 donne.
Nel
pomeriggio di quel giorno, una donna si era presentata presso
l’abitazione di un’anziana signora sita in questa via L. Ferri
simulando di essere stata incaricata della parrocchia di ritirare
merce per beneficienza. La sconosciuta intavolava con l’anziana una
simpatica chiacchierata inducendola ad entrare in cucina e lasciando
volutamente aperta la porta d’ingresso ad insaputa della vittima.
Nel corso della chiacchierata, l’anziana proprietaria udiva dei
rumori provenire dalla zona notte percependo, in quel frangente, la
presenza di un’altra persona intenta a trafugare oro e denaro; per
tale motivo iniziava ad urlare nei confronti della finta addetta
della parrocchia che, vista la situazione fuggiva per le scale
raggiungendo altre due complici in attesa all’interno di una
utilitaria di colore bianco con il portellone posteriore danneggiato,
difetto notato da alcuni testimoni identificati poi nel corso delle
indagini. Una volta caricata la complice, l’autovettura ripartiva a
forte velocità dileguandosi nel traffico.
Ricevuta
la denuncia dell’anziana vittima, i poliziotti del Commissariato
P.S. di S. Benedetto del Tronto avviavano un’intensa attività
investigativa, diretta dalla Procura della
Repubblica di Ascoli Piceno, verificando
i sistemi di videosorveglianza dislocati lungo il tragitto di fuga.
L’accurata analisi dei video permetteva l’individuazione
dell’autovettura utilizzata dalle malviventi. Inoltre si appurava
che la stessa era stata, anche di recente, utilizzata da donne con
precedenti specifici residenti sul litorale teramano. La Polizia di
Stato grazie al fondamentale ausilio dei testimoni ai fatti riusciva
quindi a raccogliere importanti indizi per
l’individuazione delle due donne autrici del furto. Gli
elementi raccolti venivano raccolti all’interno di un’articolata
informativa di reato a carico delle due donne, trasmessa poi alla
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno che,
vagliato l’esito degli accertamenti svolti, faceva richiesta di
ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere a carico
delle due donne identificate.
Il G.I.P. presso il Tribunale di Ascoli Piceno emetteva quindi un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico delle due nomadi. Nella mattinata del 25 c.m. personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato, in collaborazione con le Squadra Mobili delle Questure di Teramo e Ascoli Piceno, rintracciavano le autrici del furto presso le rispettive abitazioni site nel teramano e le trasportavano presso la casa Circondariale di Teramo a disposizione dell’A.G.
Nei prossimi giorni le due donne arrestate verranno interrogate e potranno fornire la loro versione dei fatti.