Fiume Tronto, la Regione accorda lo stralcio

Fiume Tronto, la Regione accorda lo stralcio

L'assessore Carrabs: «Si è riusciti a trovare un'intesa unanime tra tutti i Comuni interessati»

Il piano si riferisce al territorio marchigiano, e fu già adottato dal Comitato istituzionale dell'Autorità di bacino interregionale il 18 febbraio 2005.  
Il bacino idrografico interessa per il 70,6% le Marche, per il 18% il territorio dell'Abruzzo e per l'11,4% quello del Lazio. «Grazie al lavoro congiunto con il territorio - ha detto l'assessore regionale alla difesa del suolo Gianluca Carrabs - si è riusciti a trovare un'intesa unanime tra tutti i Comuni interessati, la Provincia e la Regione sulle linee di prevenzione da attuare su un'area difficile, quale quella della Valle del Tronto». Si tratta di una zona molto vivace, dal punto di vista edilizio, ha aggiunto l'assessore «che però deve trovare riferimenti precisi rispetto a un fiume di grande rilevanza per l'intensità dei fenomeni di piena cui è assoggettato». Il piano stralcio affronta i problemi della riduzione del rischio idraulico e della difesa e del consolidamento dei versanti, «ma deve tener conto - ha concluso Carrabs - delle legittime aspirazioni di sviluppo e di funzionalità che il territorio esprime e che la Giunta deve sostenere, compatibilmente con un grado accettabile di sicurezza».