Tra storia e legami religiosi, torna la prossima estate una delle più importanti manifestazioni artistiche e culturali del Piceno. Due i temi scelti dall’associazione che organizza l’evento, per l’infiorata artistica e, novità di questa edizione, per quella dei ragazzi. Ora è il momento di preparare fiori e materiali.
MONTEFIORE DELL’ASO (Ap) - La
riflessione sull’anno giubilare, la speranza della pace. Sono due quest’anno i
temi che coloreranno l’Infiorata d’arte effimera di Montefiore dell’Aso, alla
sua edizione XXIII. Gli artisti da tutta Italia saranno chiamati ad esprimere
la propria creatività attorno la domanda
"Gesù è per
noi sorgente di speranza?”. Mentre i più giovani immagineranno nei loro quadri
di petali colorati, “Come sogni la
pace”, ed avranno così per la prima volta un tema tutto dedicato a loro
nell’Infiorata dei ragazzi.
I soggetti sono stati appena decisi, la manifestazione come ogni anno si terrà il 21 e 22 giugno, in occasione della ricorrenza del Corpus Domini, quando si scopriranno i grandi tappeti di petali lungo
le strade, rinnovando una delle tradizioni che più caratterizzano uno
dei “Borghi più belli d’Italia” e anche più colorati.
Nei prossimi giorni gli organizzatori forniranno spunti di riflessione
per facilitare gli artisti nell’interpretazione del tema e nell’ideazione dei
tappeti. Dalle idee e richieste di materiali diversi e colori scelti, i
volontari dell’Associazione Infiorata di Montefiore dell’Aso inizieranno a
preparare e colorare sale, sabbie, trucioli e ordinare i fiori freschi,mentre i
fiori secchi e macinati, utilizzati in particolare per i volti e le mani sono
già in lavorazione e resteranno del colore naturale.
“Quest’anno i grandi tappeti colorati dovranno rappresentare, secondo
la visione dei vari artisti, se Gesù che muore in croce ci fa sperare in un
mondo migliore o rassegnarci alla solitudine della morte - spiega
il Presidente dell’Associazione, Graziano Amadio - La nostra infiorata
artistica nasce come momento religioso, in
occasione del Corpus Domini. In quest’anno giubilare il soggetto scelto rafforza
questo legame”. Anche il tema della Pace destinato all’Infiorata del ragazzi
che vede partecipi studenti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria
di primo grado, è legato al Giubileo della Speranza.
La notte tra il 21 e 22 giugno si inizieranno a scoprire i disegni
ed a vedere realizzarsi in una festa di colori, suoni e luci, il grande tappeto
colorato che percorre le strade di Montefiore dell’Aso.
Si rinnova così una tradizione che a Montefiore dell’Aso continua dal 2002,
grazie a un’intuizione del compianto parroco don Vittorio Rossi, scomparso solo
da qualche mese. E appena dopo le prime
edizioni, è stato ancora don Vittorio ad aver voluto assegnare un tema
religioso, sempre diverso ma legato all’eucarestia, all’infiorata artistica,
così che la fantasia degli infioratori potesse esprimersi ogni anno in stimoli
diversi, oltre le solite raffigurazioni retoriche.
L’Infiorata del 21 e 22 giugno è una festa che ogni anno unisce
due dei tratti più profondi dell’identità
di Montefiore dell’Aso. Il primo, è nel legame con la celebrazione del Corpus
Domini che a Montefiore è stato sempre sentito, in particolare dal 1939 fu organizzato
il Congresso eucaristico di Plaga, o Parrocchiale, dal tema “L’Eucaristia nella
pratica della vita cristiana”. Poi c’è la relazione della cittadina di
Montefiore con i fiori, che affonda molto indietro nel tempo. Già al periodo
romano e pagano cristiano si immagina che proprio a Montefiore dell'Aso ci
fosse un culto dedicato alla dea Flora. Lo testimonia il toponimo stesso e i versi
latini dello Statuto Comunale del 1569 che dicono: Flora locum tenuit, qui nunc de nomine florum, “La Dea Flora governò
il luogo che da quel momento ne prese il nome”.