Questo è il testo della lettera inviata alla Provincia di Ascoli:
«L’ Associazione FIAB - Amici della Bicicletta di Ascoli Piceno ha avuto modo di riscontrare che nella Variante al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale adottata con Delibera di Consiglio Provinciale n. 136 del 5 dicembre 2006 sono state inserite due tavole riguardanti la mobilità dolce e precisamente la Tav. 10s, dove è stata analizzata l’attuale rete di mobilità dolce, e la tav. 9s dove è stata individuata la rete ciclabile di interesse provinciale.
A tale proposito, nell’accogliere favorevolmente tale attenzione desideriamo proporre come osservazione la possibilità che sia preso in considerazione anche il tratto della vecchia strada Salaria da Ascoli verso Arquata del Tronto come tipologia di percorso promiscuo ciclabile e veicolare.
Infatti con la presenza della strada a scorrimento veloce molti suoi tratti sono utilizzati solo per il traffico locale con la previsione che anche i restanti possano essere dismessi una volta realizzate le due varianti di tracciato in galleria previste tra Quintodecimo e Trisungo.
Il motivo di tale interesse è che attualmente il tratto adibito a traffico locale tra Ascoli Piceno ed Acquasanta Terme, è costantemente utilizzato dai ciclisti per la facilità del percorso e per la sua bellezza in quanto fiancheggia sempre la sponda del fiume Tronto. Inoltre, tale tratto rappresenta l’arteria principale che consente ai ciclisti, soprattutto gli appassionati di mountain-bike notevolmente cresciuti di numero negli ultimi anni, di accedere ai numerosi percorsi laterali collinari e montani, evidenziati nella tav. 10s.
Occorre però migliorare le condizioni di sicurezza ed a tale proposito si richiamano i commi 6 e 7 dell’art. 4 del D. M. 30 novembre 1999, n. 557 (Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili):
6. I percorsi ciclabili su carreggiata stradale, in promiscuo con i veicoli a motore, rappresentano la tipologia di itinerari a maggiore rischio per l'utenza ciclistica e pertanto gli stessi sono ammessi per dare continuità alla rete di itinerari prevista dal piano della rete ciclabile, nelle situazioni in cui non sia possibile, per motivazioni economiche o di insufficienza degli spazi stradali, realizzare piste ciclabili. Per i suddetti percorsi è necessario intervenire con idonei provvedimenti (interventi sulla sede stradale, attraversamenti pedonali rialzati, istituzione delle isole ambientali previste dalle direttive ministeriali 24 giugno 1995, rallentatori di velocità - in particolare del tipo ad effetto ottico e con esclusione dei dossi - ecc.) che comunque puntino alla riduzione dell'elemento di maggiore pericolosità rappresentato dal differenziale di velocità tra le due componenti di traffico, costituite dai velocipedi e dai veicoli a motore.
7. Al fine di garantire nel tempo l'accessibilità degli itinerari e la sicurezza della circolazione, le piste ed i percorsi promiscui devono essere costantemente oggetto di interventi di manutenzione.
E’ da rilevare che il punto più critico, rappresentato dal tratto Mozzano-bivio Roccafluvione, può essere bypassato sistemando il percorso esistente sulla sponda destra del Tronto e che collega il centro di Mozzano al ponte sul Tronto il località Palmaretta. E’ il tratto dell’antica Salaria romana che si distingue per la presenza del muro di sostengo romano lungo ben 120 metri e che rappresenterebbe quindi una notevole attrattiva».