Busta con proiettile, era indirizzata al direttore della Confcommercio

Busta con proiettile, era indirizzata al direttore della Confcommercio

Movente: la concorrenza tra la propria società e un'azienda di servizi della Confcommercio

Nella busta c'era anche un foglio con alcune frasi scritte con una penna rossa. Per lo più insulti e minacce come "bastardo", "ebreo", "ducetto da quattro soldi", "stai attento alle spalle: questo è per te".
L'uomo è stato arrestato dagli agenti della Digos diretti da Antonio Nicolli. L'arresto del sessantenne, per detenzione illegale di armi, é stato convalidato questa mattina, mentre l'uomo - rimesso in libertà - è per ora solo indagato per minaccia aggravata.  Lo ha rivelato lo stesso direttore della Confcommercio Polacco, in una nota inviata agli organi di informazione. Dopo aver ringraziato le forze di polizia, il prefetto di Ancona e il magistrato che si occupa della vicenda - il pm Paolo Gubinelli - il dirigente scrive: «Sono fiducioso nel decorso della giustizia, ma ritengo preoccupante che un fatto del genere possa essersi verificato in un territorio come il nostro, per colpire un organismo da sempre vicino ai problemi dei lavoratori e delle categorie imprenditoriali locali».
Movente del fatto sarebbe la concorrenza tra la propria società e un'azienda di servizi della Confcommercio, entrambe con le stesse finalità. E' ciò che emerso dalla conferenza stampa tenuta questo pomeriggio, dopo l'arresto dell'uomo, dal dirigente della Digos Antonio Nicolli e dal neo vice questore aggiunto Cinzia Nicolini.  In casa dell'uomo, gli agenti della Digos hanno trovato due fucili da caccia - nonostante gli fosse stato imposto a suo tempo di divieto di detenzione - con i relativi proiettili, una pistola lanciarazzi classificata come comune arma da sparo, e cinque proiettili dello stesso lotto, della stessa ditta e con le stesse caratteristiche di quello trovato in una busta gialla inviata da Ancona, il 22 maggio, a Polacco.
La donna che viveva con l'uomo aveva lavorato in precedenza  nella società di servizi della Confcommercio. In un secondo momento, messo in piedi la sua azienda aveva cercato di acquisire i clienti della Confcommercio, aiutata da una sua amica che era ancora impiegata qui. Il dirigente si sarebbe reso conto di quanto stava avvenendo e avrebbe in qualche modo 'esautorato' la confidente della donna.

 

Lettera con proiettile, un arresto