Sospensione lavori sulla statale Val d’Aso, Casini e Cesetti portano il caso in consiglio regionale

Sospensione lavori sulla statale Val d’Aso, Casini e Cesetti portano il caso in consiglio regionale

"La giunta spieghi cosa sta accadendo e ci dica se i lavori saranno portati a termine entro maggio 2025, come previsto dal crono programma”.

ANCONA – Sono la capogruppo regionale del Partito Democratico Anna Casini e il consigliere Fabrizio Cesetti ad accogliere l’appello lanciato con una lettera aperta dai sindaci della Valdaso, infuriati per la nuova sospensione dei lavori sulla strada statale 433. I due esponenti dem hanno depositato un’interrogazione alla giunta regionale per sollecitare un intervento che metta fine alla nuova sequela di disagi ai danni dei residenti nelle aree interne e, in particolare, ai tanti lavoratori che quotidianamente percorrono la statale per recarsi verso l’area industriale di Comunanza.

È evidente – spiegano Casini e Cesetti – che da parte della giunta Acquaroli ci sia stata una totale sottovalutazione della portata strategica di questo asse viario, il cui ammodernamento è indispensabile per assicurare la ripresa dello sviluppo socio-economico dei territori colpiti dal sisma. Nel marzo del 2020 approvammo lo schema di Convenzione tra la Regione Marche e Anas per la progettazione e la realizzazione dei lavori necessari, individuando le tempistiche di affidamento ed esecuzione lavori in un anno e mezzo. Con la vittoria del centrodestra alle elezioni regionali, dello stesso anno, si è tutto fermato e solo nel novembre del 2023, dopo ben tre anni, è stato finalmente approvato il progetto esecutivo e concesso il contributo che ha permesso l’avvio dei lavori. Ora siamo in una nuova inspiegabile e inaccettabile fase di stallo: perché? È arrivato il momento che non solo Acquaroli, ma tutto il centrodestra, spieghi cosa c’è dietro a questi ritardi che stanno penalizzando le migliaia di cittadini di un’intera valle”.

Con l'interrogazione depositata – continuano i consiglieri del Pd – vogliamo conoscere i motivi del ritardo per cui, nonostante fosse stato approvato a marzo 2020 lo schema di convenzione, solo a fine 2023 è stato approvato il progetto esecutivo dell’opera. Ma presidente e giunta regionale devono anche spiegare cosa sta accadendo adesso e quali sono i motivi di questa nuova interruzione nell’esecuzione dei lavori. Soprattutto, vogliamo sapere se, come indicato nella convenzione tra Regione Marche e Anas, il secondo lotto funzionale del progetto è stato inserito nei piani programmatici per il finanziamento e la realizzazione con specifiche sulle somme assegnate, le relative tempistiche di progettazione ed esecuzione lavori. In ogni caso, sollecitiamo il presidente a intraprendere quanto prima le azioni più opportune affinché Anas provveda all’immediata ripartenza del cantiere, così da permettere il completamento dell’opera entro maggio 2025, come previsto dal crono programma”.