ANCONA – Sono la capogruppo regionale del Partito
Democratico Anna Casini e il consigliere Fabrizio Cesetti ad accogliere
l’appello lanciato con una lettera aperta dai sindaci della Valdaso,
infuriati per la nuova sospensione dei lavori sulla strada statale 433. I
due esponenti dem hanno depositato un’interrogazione alla giunta
regionale per sollecitare un intervento che metta fine alla nuova
sequela di disagi ai danni dei residenti nelle aree interne e, in
particolare, ai tanti lavoratori che quotidianamente percorrono la
statale per recarsi verso l’area industriale di Comunanza.
“È
evidente – spiegano Casini e Cesetti – che da parte della giunta
Acquaroli ci sia stata una totale sottovalutazione della portata
strategica di questo asse viario, il cui ammodernamento è indispensabile
per assicurare la ripresa dello sviluppo socio-economico dei territori
colpiti dal sisma. Nel marzo del 2020 approvammo lo schema di
Convenzione tra la Regione Marche e Anas per la progettazione e la
realizzazione dei lavori necessari, individuando le tempistiche di
affidamento ed esecuzione lavori in un anno e mezzo. Con la vittoria del
centrodestra alle elezioni regionali, dello stesso anno, si è tutto
fermato e solo nel novembre del 2023, dopo ben tre anni, è stato
finalmente approvato il progetto esecutivo e concesso il contributo che
ha permesso l’avvio dei lavori. Ora siamo in una nuova inspiegabile e
inaccettabile fase di stallo: perché? È arrivato il momento che non solo
Acquaroli, ma tutto il centrodestra, spieghi cosa c’è dietro a questi
ritardi che stanno penalizzando le migliaia di cittadini di un’intera
valle”.
“Con
l'interrogazione depositata – continuano i consiglieri del Pd – vogliamo
conoscere i motivi del ritardo per cui, nonostante fosse stato
approvato a marzo 2020 lo schema di convenzione, solo a fine 2023 è
stato approvato il progetto esecutivo dell’opera. Ma presidente e giunta
regionale devono anche spiegare cosa sta accadendo adesso e quali sono i
motivi di questa nuova interruzione nell’esecuzione dei lavori.
Soprattutto, vogliamo sapere se, come indicato nella convenzione tra
Regione Marche e Anas, il secondo lotto funzionale del progetto è stato
inserito nei piani programmatici per il finanziamento e la realizzazione
con specifiche sulle somme assegnate, le relative tempistiche di
progettazione ed esecuzione lavori. In ogni caso, sollecitiamo il
presidente a intraprendere quanto prima le azioni più opportune affinché
Anas provveda all’immediata ripartenza del cantiere, così da permettere
il completamento dell’opera entro maggio 2025, come previsto dal crono
programma”.