Nuove idee per una provincia che nasce

Nuove idee per una provincia che nasce

Galanti: «Nel fermano si susseguono riunioni su riunioni»

Fin dal momento della scelta di dividere i due territori sostenemmo la necessità di un approfondito esame della situazione che si era creata, nella consapevolezza che ciò avrebbe determinato l'insorgere di problematiche completamente nuove. Con il passare del tempo ci siamo sempre più resi conto che non tutti avevano preso piena coscienza del fatto che, nella fattispecie, andavano ripensate e riprogettate non una ma due province nuove. Tale preoccupazione è nel tempo divenuta motivo di crescente disagio nel constatare che nel fermano si susseguivano riunioni su riunioni, elaborazione di idee, suggerimenti e provvedimenti attuativi, tutto ciò a fronte di un sostanziale immobilismo dell'ascolano. In questo contesto apprendiamo con piacere che finalmente, sia pure con un poco opportuno ritardo, il sindaco di Ascoli Piceno ha convocato per il prossimo 31 maggio la Conferenza Ristretta dei Sindaci, al fine di relazionare sullo stato dei lavori della Commissione Paritetica Provinciale, preposta a dirimere le problematiche politiche ed amministrative conseguenti alla nascita dei due nuovi Enti locali. Auspichiamo, in tale sede, che i sindaci finora rimasti a margine del processo non si limitino ad una mera rivisitazione critica dei lavori della commissione, ma forniscano, ora che ne hanno la possibilità, motivi di riflessione e stimolo operativo per la Commissione Paritetica. Riteniamo, infatti, che quest'ultima non sia altro che il luogo ove vengono raccolte e sintetizzate le istante dei due territori di riferimento e che, in questo contesto, i sindaci abbiano, invece, il dovere di ascoltare i propri cittadini, elaborare, riferire e vigilare, ponendo in essere momenti di comunicazione pubblica e partecipazione civica che finora sono mancati per la parte ascolana. Troppe volte abbiamo verificato come, a fronte dell'entusiasmo e della passione con cui nel fermano si sono svolti incontri preliminari e preparatori alle riunioni della Commissione, si sia risposto solo con atteggiamenti snobistici e critici, senza di fatto elaborare o suggerire alcuna idea o proposta da parte dell'ascolano. Nella speranza che finalmente tutta la nostra comunità divenga un laboratorio diffuso di idee, pianificazione, progetti e ruoli della nuova Provincia di Ascoli e che i Sindaci ne siano i motivati rappresentanti, capaci di riportare nella Commissione, con rigore e competenza, le istanze del nostro territorio, auspichiamo un primo significativo segnale dalla prossima riunione del 31 maggio».