Lo studio è a cura di Ambrosetti The European House
Sono questi, secondo uno studio a cura di Ambrosetti The European House, i settori in cui la provincia di Ascoli dovrebbe puntare per “uscire” dalla situazione di stasi lavorativa ed economica in cui si trova ormai da diverso tempo. «Questo studio – ha detto Adriano Federici, presidente della Confindustria di Ascoli – ci dà degli elementi per pensare al nostro territorio. Oggi è sempre più difficile fare impresa ma è proprio questa la buona occasione per ritrovare l'orgoglio piceno. Dobbiamo crederci e condividere tutti insieme il progetto». Lo studio, che è stato sovvenzionato dalla Provincia (30 mila euro) dalla Fondazione Carisap e dalla Confindustria ha prima di tutto analizzato la situazione attuale ma soprattutto ha voluto illustrare “step by step” le ipotesi future, dare dei suggerimenti concreti. «La fondazione – ha spiegato Vincenzo Marini Marini, presidente della Fondazione Carisap – lavora sempre a beneficio della comunità, per questo ne ha una visione a 360 gradi . Credo che questo studio rappresenti un buon inizio». «Questi – ha sottolineato Paolo Borzatta, senior partner Ambrosetti The European House – dovranno poi essere recepiti dalla varie istituzioni. Il mondo è cambiato moltissimo, più di quanto capiamo e anche Ascoli ne risente. Ora, dopo un passato glorioso vi trovate in un momento di stasi. Dovete capire anche voi vi trovate in competizione con altre città. Per riuscire a colmare questo gap, dovere diventare delle eccellenze a livello mondiale». «Sono molti gli studi che sono stati fatti – ha spiegato Luciano Vizioli direttore provinciale di Assindustria – dagli studi dei patti territoriali a quelli fatti da “Officina Picena”. Ne è uscita fuori un'immagine “dell'abbastanza”: guadagniamo abbastanza, di lavoro ce ne è abbastanza, si vive abbastanza bene. Questo studio, che è sicuramente il più programmatico, ci dice cosa dobbiamo cambiare per andare verso lo sviluppo. Non basta essere bravi devi riuscire a prendere anche il trend giusto». «Il primo problema – ha spiegato il presidente della Provincia, Massimo Rossi – è quello di ripensare al modo in cui viviamo, in cui lavoriamo. Ma soprattutto dobbiamo dare la possibilità a tutti di vivere bene. Questo ricerca di fatto conferma che dobbiamo passare dalle parole ai fatti. Il nostro è un territorio di qualità – ha continuato Rossi – non solo paesaggistica ma proprio anche a livello di qualità della vita».