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Lo sport che aggrega e accresce la coesione sociale
Grelloni: «Questi ragazzi hanno bisogno di essere presi per mano e portati fuori»
E anche di interesse perché testimonia l’attenzione della Regione Marche allo sport considerato come fenomeno di aggregazione e integrazione sociale». E’ la considerazione dell’assessore regionale agli Impianti e attrezzature sportive, Gianluca Carrabs, questa mattina alla presentazione dell’iniziativa sociale che consentirà all’associazione polisportiva Solidalea di Ancona di disporre dal prossimo mese di settembre di un pulmino per il trasporto di persone con disagio psichico o disagio sociale con le quali opera dal 1999.
L’obiettivo della Polisportiva Solidalea è stato infatti fin dall’inizio l’integrazione di persone con questo tipo di disagio e lo sport è un mezzo efficace per raggiungerlo. Calcio, pallavolo, vela, ballo, ginnastica a corpo libero e per anziani, sono le attività proposte «ma molto spesso – dice Gessica Grelloni, presidente di Solidalea – questi ragazzi hanno bisogno di essere presi per mano e portati fuori». Ecco dunque che un mezzo di trasporto diventa necessario.
Sensibile al problema, la Regione Marche ha dato il suo patrocinio a Solidalea per la realizzazione del progetto “Mobilità gratuita”. Ciò ha reso possibile la collaborazione con l’azienda MGG che opera a livello nazionale e che fornisce gratuitamente ai Comuni, Asl, o amministrazioni locali che ne facciano richiesta, automezzi per il trasporto di persone svantaggiate. L’unico costo da coprire per i beneficiari sarà quello della benzina. Per le altre spese la MGG può contare sulla pubblicità affissa sulla carrozzeria degli automezzi.
«Per noi – ha dichiarato Grelloni – è un grande successo. Era desiderio dei nostri ragazzi avere un mezzo di trasporto. Questo ci permette di essere autonomi, di partecipare a manifestazioni e di accogliere persone che finora non hanno potuto partecipare alle nostre iniziative».
«E’ importante – ha ribadito Carrabs – che iniziative come queste siano portate avanti dalla Regione perché focalizzate sul valore sociale e sull’attivismo di associazioni che guardano allo sport nella sua forma migliore. E’ anche grazie a questi progetti che si realizza quel modello marchigiano di sviluppo legato al welfare e alla qualità della vita».