L'indagine, partita dalla Procura di Siracusa ha coinvolto tante regioni italiane
Alcuni blitz sono stati eseguiti in varie città di Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Marche, Lazio e Sicilia.
La prima segnalazione che ha poi portato al'operazione è di Giovanni Arena, presidente di Telefono Arcobaleno. L' associazione ha scoperto la rete di pedofili del sito Internet "l'oscurita" che ha portato a questa vasta operazione, ancora in corso in numerose regioni.
Lo scambio delle informazioni fra gli aderenti alla rete di pedofili avveniva tramite un sito internet, significativamente chiamato "l'oscurità", il cui indirizzo variava continuamente per sfuggire ai controlli. Nell'abitazione di alcuni indagati, in particolare nelle province di Varese, Forlì-Cesena, Trento e Catania, gli investigatori hanno trovato numerosi computer accesi anche di notte, che fungevano da server per la diffusione di film con sequenze di abusi sessuali su bambine molto piccole. A fare luce su 'l'oscurita" gli inquirenti sono riusciti dopo che nel luglio scorso, i tecnici di Telefono Arcobaleno erano riusciti a individuare un canale parallelo di smistamento dei materiali illegali, che non si avvaleva dei consueti server informatici, ma utilizzava, per la diffusione dei filmati sul web, una rete di computer privati.