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Tfr, la destinazione migliore è la pensione integrativa
Ma il 75% dei lavoratori dipendenti non ha ancora deciso cosa fare
E’ questa in sintesi la conclusione a cui si è giunti al termine del Convegno sul TFR (quale la scelta più giusta di oggi pensando al domani) promosso dalla Confcommercio provinciale in collaborazione con le Organizzazioni Sindacali e la Banca Marche e svoltosi presso la Sede della stessa Confcommercio. All’incontro hanno partecipato numerosi datori di lavoro e lavoratori «e non poteva essere altrimenti data l’attualità della tematica» così ha commentato il direttore Confcommercio Giorgio Fiori in apertura dei lavori, al quale ha fatto eco il presidente provinciale Igino Cacciatori, sottolineando che preso atto che il 75% dei lavoratori dipendenti non ha ancora deciso sul come destinare il TFR la Confcommercio si era appunto presa la briga di fare la necessaria chiarezza di fronte a tanta disinformazione. Dopo l’intervento di Alessandro D’Isabella segretario provinciale UILTUCS – UIL e presidente dell’Ente Bilaterale del Terziario che ha fatto anche la cronistoria di come si è arrivati a dover decidere del proprio TFR, il dott. Alessandro Vecchietti responsabile del settore previdenziale della Confcommercio nazionale ha fugato ogni dubbio dimostrando, dati alla mano, che destinare il TFR al FON.TE (Fondo pensione integrativo del Terziario) è più che conveniente anche per il solo recupero fiscale, sia per i giovani lavoratori sia per chi ha ancora davanti a se solo pochi anni per andare in pensione. Per ogni dettaglio e per ottemperare a tutte le procedure di comunicazione e di scelta, le imprese, ma anche i lavoratori, possono rivolgersi agli uffici Confcommercio.