Con il Direttore della Struttura per la Prevenzione antimafia del Viminale presente anche il Commissario Sisma.
Ascoli, 6 mag – Nella giornata odierna, presso le Prefetture di Ascoli Piceno e Macerata, il Prefetto Paolo Canaparo ha presieduto due tavoli di confronto sulla prevenzione antimafia e sicurezza del lavoro nei cantieri aperti per la ricostruzione pubblica e privata (con contribuzione pubblica) nel cratere sisma 2016-2017. Il Direttore della Struttura per la Prevenzione antimafia del Ministero, a meno i due mesi dall’incontro che si era tenuto presso il Viminale proprio su questi temi, si è recato nelle Marche, la regione maggiormente colpita dal sisma. Agli incontri erano presenti anche il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia Generale Michele Carbone, Il Prefetto di Ascoli Piceno Sante Copponi, il Prefetto di Macerata Isabella Fusiello e il Commissario straordinario al sisma 2016.
È stata l’occasione per compiere una puntuale ricognizione dello stato degli accessi nei cantieri, per rafforzare l’attività di prevenzione anche attraverso una programmazione coordinata dell’attività ispettiva. Resta prioritario l’esame dei contenuti della Piattaforma informatica gestita dal Commissario Straordinario con le informazioni ritenute utili per monitorare l’avvio dei lavori e la regolare gestione dei cantieri, con particolare riguardo ai flussi di manodopera e alle condizioni di sicurezza dei lavoratori che vi operano.
“L’impegno comune che è emerso dai due incontri è quello di rafforzare l’attività di prevenzione antimafia nel cratere già realizzata dai prefetti di Ascoli e Macerata e dai rispettivi Gruppi interforze antimafia. La priorità rimane quella di scongiurare infiltrazioni criminali sia nelle commesse pubbliche sia in quelle private che godono di contribuzione pubblica, rivolgendo allo stesso tempo particolare attenzione alla tutela della sicurezza dei cantieri e di tutti gli operatori”, ha dichiarato il Prefetto Paolo Canaparo, Direttore della Struttura per la prevenzione antimafia.
“Dobbiamo proseguire le iniziative già avviate dalla Struttura di prevenzione per incrementare gli accessi ispettivi e rafforzare la condivisione del patrimonio informativo disponibile tra tutte le Autorità di vigilanza e controllo, ampliando, grazie alla fondamentale collaborazione del Commissario per la ricostruzione, la platea delle informazioni e garantendo l’interoperabilità tra le banche dati, essenziale per migliorare ed orientare più efficacemente i controlli nella fase esecutiva dei contratti, che rimangono lo strumento essenziale per verificare concretamente il rispetto della legalità. Occasioni di confronto come quelle di oggi testimoniano la volontà di mettere a sistema professionalità e competenze per tutelare il sistema di impresa ed i lavoratori, sottraendoli a
forme di sfruttamento ed elusione della normativa per la loro tutela”, ha concluso così il Prefetto Canaparo.
“Stiamo lavorando - ha dichiarato il Commissario Sisma 2016 Guido Castelli - per implementare quegli strumenti che consentano una sempre maggiore conoscenza, e dunque difesa, dei nostri territori rispetto ai rischi di infiltrazioni da parte della criminalità e per assicurare la sicurezza sul lavoro, abbattendo i rischi legati agli incidenti. Si tratta di un’attività di non comune delicatezza e importanza, dal momento che il cratere del sisma 2016 è il più grande cantiere d’Europa. L’impegno su entrambi i fronti da parte delle Istituzioni è massimo e viene confermato dalla costante attenzione che vi dedicano il Presidente della Repubblica Mattarella e il Ministro del Lavoro Calderone. Le parole pronunciate pochi giorni fa dal Capo dello Stato, in occasione del 1° maggio, rappresentano un monito e ci indicano un dovere al quale adempiere: ‘non possiamo accettare lo stillicidio continuo delle morti, provocate da incurie, da imprudenze, da rischi che non si dovevano correre. Mille morti sul lavoro in un anno rappresentano una tragedia inimmaginabile. Ciascuna di esse è inaccettabile’.
"Per noi resta un impegno prioritario - aggiunge il Commissario - monitorare l’andamento dei cantieri sotto il profilo della legalità e della sicurezza sul lavoro e fare il punto sull’applicazione del D.L. 189, relativo proprio a queste materie. In particolare, con il Prefetto Canaparo, la cui presenza oggi nel territorio marchigiano conferma l’attenzione costante da parte del Ministero dell’Interno, abbiamo esaminato lo stato di attuazione dei protocolli di legalità sinora attivati grazie alle Prefetture del cratere e verificato le modalità attuative del badge e del settimanale di cantiere. La cooperazione e il costante aggiornamento tra le istituzioni, i sindacati e le associazioni di categoria è la premessa fondamentale per qualunque azione di contrasto e deterrenza”.