Alle 10 in punto il sindaco Gianfilippo Michetti, insieme al consigliere comunale Kevin Polini, ha dato il calcio d’inizio per la pulizia del Castello di Rocca Montevarmine a Carassai: i volontari di Legambiente, capitanati dalla direttrice regionale Marzia Mattioli e dalla giovane referente di Carassai Alessandra Giannini hanno distribuito guanti, pettorine, cappelli, pinze e buste per la raccolta differenziata. Un gruppo nutrito di bambini, ragazzi, adulti e diversi amministratori comunali si è subito messo all’opera per ripulire il piazzale della Rocca, mentre un secondo gruppo, insieme al sindaco, si è avviato lungo Contrada Sant’Angelo in piano.
Dovremmo essere consapevoli del male che facciamo all’ambiente e insegnare a tutti a prendercene cura: sono felice che oggi ci siano molti bambini e ragazzi, perché loro sono attenti e sanno quanto è importante rispettare l’ambiente, dobbiamo farci contagiare, dice il sindaco Michetti. In questo senso il Comune può assumere un ruolo di guida, a partire dai progetti Pnrr, che non possono arrecare un danno significativo all’ambiente, secondo le norme europee. Per il futuro, Carassai intende rafforzare i servizi di supporto alla cittadinanza con l’Ecosportello, ma anche i controlli e la verifica delle postazioni di raccolta sparse sul territorio, che vogliamo ridurre, perché la riduzione dei rifiuti è il primo passo verso la sostenibilità.
Puliamo il mondo è una campagna attiva dal 1993, aggiunge Marzia di Legambiente, promossa attraverso i comuni e le associazioni, ma non lo facciamo per loro, lo facciamo per noi, per ciascuno di noi: ci dobbiamo prendere cura del territorio come del nostro corpo, della nostra famiglia e della nostra casa. Quest’anno il tema collegato a Puliamo il mondo riguarda la resilienza dei piccoli borghi come Carassai, che può essere potenziata attraverso le Comunità energetiche, che li rendono autonomi, un primo importante passo verso la transizione energetica.
All’azione di pulizia collabora Marche a rifiuti zero, con Cristina Farnesi, referente provinciale, e Sabrina Petrucci, tesoriere. Rifiuti zero è un lungo cammino verso comportamenti sostenibili: la terra non produce rifiuti, riutilizza gli scarti, che diventano cibo e risorsa per altri esseri viventi. Copiando dalla natura, attraverso l’economia circolare, possiamo garantire la tutela dell’ambiente per le future generazioni come prevede la riforma costituzionale approvata nel 2021.
Alla fine della raccolta abbiamo fatto molti sacchi con diverse bottiglie di vetro e plastica, lattine, fazzoletti, ma abbiamo trovato anche rifiuti ingombranti, materassi e rifiuti di lavorazioni edili, con tanto nastro adesivo abbandonato.
Un grazie speciale ai volontari della Protezione civile, che ci assistono sempre nelle nostre avventure per l’ambiente!