Minaccia di darsi fuoco nell'ufficio della Regione

Minaccia di darsi fuoco nell'ufficio della Regione

Ha cosparso la benzina a terra e su alcuni computer. Alla fine ha desistito.

Per fortuna è stato fermato in tempo e convinto a desistere. Mazzagufo è un pescatore di Grottammare e stamattina quando si é presentato nell'ufficio del dirigente del settore Pesca Marittima a palazzo Leopardi non aveva buone intenzioni. Aveva con sè due bottiglie di plastica piene di benzina  e ha minacciato di darsi fuoco e di incendiare l'ufficio. Il suo gesto era per intimidire il dirigente che, a suo dire, avrebbe dovuto dare seguito alle sue richieste, relative all'attività che gestisce. Ci sono stati momenti di forte tensione, ma alla fine l'uomo, che aveva cosparso di liquido  i computers della stanza del dirigente, Uriano Meconi, è stato convinto a desistere, dopo l'arrivo della Polizia. In un primo momento, dopo l'uscita dalla stanza del dirigente, Mazzagufo si era barricato dentro la stanza ostruendo la porta e minacciando di darsi fuoco. Il gesto inconsulto sembra derivi da una valutazione negativa dei requisiti necessari  per poter esercitare un’attività di ittiturismo, per la quale un regolamento regionale prevede l’iscrizione ad un Albo, purchè l’attività di pesca sia prevalente rispetto a quella di operatore turistico e di somministrazione di cibo.  Il pescatore di Grottammare nei mesi precedenti aveva già telefonato quotidianamente presso l’assessorato alla Pesca,  rivolgendo frasi ingiuriose al dirigente regionale ed esercitando pressioni ai fini dell’accoglimento della pratica che lo riguarda. Attualmente Mazzagufo si trova presso la Caserma della Polizia di Stato a disposizione del Magistrato. E' il marito del vice sindaco di Grottammare Maria Cristina Costanzo, e non è nuovo a proteste eclatanti. Solo per ricordarne uno, nel 1994 Mazzagufo salì con altri pescatori su un traliccio per l'illuminazione del porto di San Benedetto del Tronto, per protestare contro i regolamenti sugli equipaggi dei natanti della piccola pesca, e le contravvenzioni elevate dalla Guardia costiera.