Bimbo legato con catena sul balcone, denunciati i genitori

Bimbo legato con catena sul balcone, denunciati i genitori

Il piccolo si trova ora in una comunità per minori

Quest'ultimo si trova al quarto piano di un condominio nella zona della stazione ferroviaria. Il bambino sarebbe rimasto lì circa un quarto d'ora.
I gentiori lo avrebbero candidamente ammesso ai carabinieri, che  li hanno denunciati a piede libero, insieme a uno zio del bambino, per maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona, abuso di mezzi di correzione e violenza privata. Sono stati avvisati dal numero d'emergenza per l'infanzia 114, a sua volta allertato dai vicini che hanno sentito il bambino incatenato piangere e si sono attivati. All'arrivo dei carabinieri sul posto, l'emergenza era già cessata in quanto papà, mamma, bambino e un altro fratellino erano usciti tutti insieme. Quando la famiglia è tranquillamente rientrata, i militari hanno chiesto chiarimenti e i genitori, richiamandosi a usanze del paese di provenienza, hanno spiegato di avere incatenato il figlio per punirlo dei suoi insistenti capricci. I carabinieri hanno quindi perquisito l'appartamento, trovando catene e lucchetti. Putroppo secondo alcune testimonianze, non sarebbe stata la prima volta che il bimbo veniva incatenato sul balcone. Dopo la denuncia ai genitori, il piccolo è stato affidato alla comunità per minori "Ancora", gestita dal Comune di Ancona, ancora in famiglia il fratellino. «Il bambino - ha riferito l'assessore ai servizi sociali del Comune di Ancona Marida Burattini - sta bene, ha dormito ed è tranquillo, seguito dagli addetti della comunità. Stando alle prime verifiche - ha spiegato l'assessore - è la prima volta che la famiglia entra nel raggio d'attenzione dei servizi sociali. Ora cercheremo di seguirla, per capire se è in grado di impostare l'educazione del bambino in un modo diverso. Indubbiamente - ha concluso - vi sono differenti modi di intenderla». Intanto, la procura dei minorenni ha già avanzato al tribunale l'istanza di decadenza della patria potestà dei genitori sul bimbo e sul fratellino di due anni.