Risorse idriche e Ato, forse qualcosa si smuove

Risorse idriche e Ato, forse qualcosa si smuove

Amagliani: «Ben vengano allora anche atti legislativi bipartisan»

Il fatto risale a ben 9 mesi fa, il 3 agosto 2006 – «ferma all’esame della IV Commissione da quel giorno», dice l’assessore regionale all’Ambiente, Marco Amagliani che saluta con soddisfazione la proposta di legge presentata dal consigliere regionale Luigi Viventi, sulla riforma del servizio idrico integrato.
«Un’iniziativa di legge che nei contenuti generali va nella stessa direzione di contenimento dei costi di organizzazione, funzionamento e composizione degli Ambiti territoriali ottimali (ATO) e, in definitiva, verso una migliore gestione del servizio idrico integrato. Anche la proposta della giunta, infatti - spiega l’assessore- agli articoli 3 e 4, intende ridefinire e riorganizzare il servizio idrico integrato, affidando maggiori competenze di coordinamento (con una partecipazione per il 90%) ai Comuni e alle Province,  soprattutto in materia di funzionalità degli ATO. Una gestione da attuare mediante la struttura organizzativa degli stessi Enti locali, modalità che sicuramente consentirebbe risparmi di gestione e di costi del personale, come ha del resto evidenziato anche l’iniziativa di Viventi. Quindi – continua Amagliani- ben vengano tutte le proposte che affrontano razionalmente il problema dell’acqua per risolverlo, purché si arrivi all’obiettivo primario per i nostri territori: gestire razionalmente le risorse idriche. E’ augurabile pertanto – conclude l’assessore – che strumenti legislativi fondamentali per la gestione di un bene sempre più prezioso e per favorire lo sviluppo dei territori, vengano approvati con celerità, visto anche l’anticipo meteorologico della stagione estiva e dal momento che erano stati studiati e proposti con lungimiranza rispetto alle attuali emergenze. E se l’acqua è il bene comune per eccellenza, se le necessità sono per definizione improrogabili, non valgono distinzioni di colore politico, ben vengano allora anche atti legislativi bipartisan, perché tutti siamo responsabili rispetto alla conservazione di questo immenso valore».