I fuoristrada potranno scorazzare più liberamente nelle Zone di Protezione Speciale
La Giunta Regionale delibera di nuovo a favore dei cacciatori a cui è stata di nuovo concessa la braccata al cinghiale in queste zone di particolare valore naturalistico, qualche concessione anche per i gruppi di sportivi del motocross. Grazie a questa delibera i fuoristrada potranno scorazzare più liberamente nelle (ZPS) Zone di Protezione Speciale e nei (Sic) Siti di Importanza Cominutaria.
IL WWF invita il servizio agricoltura della Regione a verificare quante sono nelle Marche le “carrarecce e mulattiere” e se queste di fatto non sono effettivamente strade interpoderali vicinali o vicinali di uso pubblico, quindi dappertutto fuoristrada moto da cross da trial e quod in abbondanza, molto di più che nei territori agrari liberi.
Non avevamo dubbi che questa Giunta Regionale fosse condizionata dal mondo venatorio, ma questa delle strade agrarie è una sorpresa che rende questa deliberetta abbastanza sorprendente, curiosa e forse anche illegittima.
Questa decisione della Giunta Regionale viene presa con la grande partecipazione di alcuni Enti Pubblici che hanno dato il meglio di se nel sostenere i cacciatori. Niente di nuovo per quanto riguarda la Provincia di Pesaro – Urbino che sostiene da anni le peggiori politiche venatorie dell’Italia centrale, ma questa volta sono intervenute pesantemente anche altre istituzioni che ovviamente non hanno alcuna funzione istituzionale che riguarda la caccia.
Sindaci e Presidenti di Comunità Montane, che con una partecipazione senza precedenti hanno sostenuto una spropositata battaglia per sostenere i cacciatori .
Nessuno li ha mai sentiti o visti sulla stampa difendere con tanta foga le categorie economiche svantaggiate dei loro territori. Assistono da anni alla spogliazione della montagna con unico interesse solo alle loro poltrone, chiudono uffici postali, scuole, scompaiono a decine le attività commerciali, i ragazzi raggiungono le scuole con pullman stipati come le tradotte belliche, ecc.ecc. e finalmente alzano la testa… a difesa della “braccata al cinghiale”, complimenti!!!!
Insomma una vergognosa caccia ai voti dei cacciatori che ha visto scendere in campo le istituzioni. Bruttissimo segnale, soprattutto se pensiamo che i sindaci ed i presidenti degli enti ed i vari assessori dovrebbero rappresentare tutti….. però lo sanno tutti che per una manciata di voti sarebbero disposti a qualsiasi esternazione e sacrificio.