Nel primo pomeriggio del 22 novembre scorso personale della Polizia di Stato traeva in arresto in flagranza di reato un cittadino italiano (con numerosi precedenti penali) per resistenza aggravata e lesioni aggravate nei confronti di due appartenenti alla Polizia di Stato.
L’arresto in flagranza si basava sui seguenti dati:
in relazione ad attività di indagine in corso si avevano fondati motivi per ritenere che il pregiudicato in questione era andato in una zona impervia per recuperare un non modico quantitativo di sostanza stupefacente a fini di cessione ad altre persone; fermata al ritorno, lungo una strada sterrata, la persona poi arrestata non ottemperava all’alt e si dava alla fuga a bordo della propria autovettura, collidendo quindi contro quella in uso alla Polizia di Stato che lo stava inseguendo, per poi aggredire il poliziotto che era scesa dall’auto per cercare di fermarlo; e si dava quindi alla fuga a piedi lungo terreni scoscesi; inseguito da due poliziotti veniva infine raggiunto e bloccato, opponendo comunque ulteriore resistenza; in quel momento gli operatori di Polizia si accorgevano che un colpo di arma da fuoco esploso durante le fasi dell’inseguimento aveva raggiunto la persona fermata alla gamba e venivano subito attivati i soccorsi, (118, Soccorso Alpino e dei Vigili del Fuoco considerati i luoghi difficilmente percorribili anche a piedi) nonché le ricerche della sostanza stupefacente che si riteneva essere stata nascosta sul posto, ricerche a cui partecipava anche personale della Guardia di finanza;
le lesioni alla persona arrestata venivano poi giudicate guaribili in giorni 7;
venivano giudicate guaribili in giorni 20 quelle riportate dai due Poliziotti.
Il giorno successivo, grazie all’apporto di unità cinofile, venivano recuperate lungo la via di fuga percorsa dalla persona arrestata, due buste di plastica nascoste sotto un cespuglio contenenti 119 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, buste di plastica la cui detenzione era riferibile -sulla base di chiari elementi di indagine- alla persona controllata.
In data odierna il Giudice per le Indagini Preliminari, effettuato l’interrogatorio dell’arrestato, convalidava l’arresto e applicava la misura cautelare della custodia in carcere per i reati di resistenza aggravata, lesioni aggravate e per il possesso a fini di cessione di grammi 119 di cocaina.
Mentre le indagini -dirette da questa Procura della Repubblica- proseguono in relazione alla sostanza stupefacente recuperata, alla sua provenienza e destinazione, parallelamente sono in corso accertamenti per chiarire circostanze e modalità della esplosione del colpo di pistola che ha colpito l’arrestato.