I marchigiani alle prime nozze hanno in media 32 anni, le donne 30
Nella regione Marche il quoziente di nuzialità è pari al 3,8% a fronte di una media italiana di 4,3 ogni 1.000 abitanti. Inoltre, l'età media degli sposi aumenta: attualmente i marchigiani alle prime nozze hanno in media 32 anni mentre le donne 30 anni, 4 anni in più dell'età che avevano in media i loro genitori al primo matrimonio.
Tra le motivazioni che caratterizzano questi quattro anni di posticipazione vi sono: il completamento degli studi o la ricerca di un lavoro, il desiderio di trascorrere un periodo godendo di tutti i vantaggi economici, organizzativi e talvolta anche emotivi di una permanenza lunga nella famiglia di origine. Questo in sintesi quando emerge da un'indagine svolta dall'Istat i cui dati relativi alla regione Marche sono stati rielaborati dall'agenzia giornalistica Dalla A alla V.
Oltre alla diminuzione dei matrimoni, dunque, si è rafforzata la tendenza alla posticipazione delle nozze verso età più mature. Un fenomeno in parte derivante dalle trasformazioni comportamentali all'interno del nucleo familiare. Infatti, tra i tratti più evidenti del mutamento in atto, il notevole e rapido aumento delle celebrazioni con rito civile: su un totale di 5.820 matrimoni 4.069 sono religiosi mentre il restante 1.751 civili. In parte, l'aumento dei matrimoni con rito civile è da attribuire alla crescente diffusione dei matrimoni misti (con almeno uno sposo straniero sono 814 in valori assoluti) e dei secondi matrimoni.
Tale aumento, tuttavia, si riscontra anche in considerazione delle prime nozze tra cittadini entrambi italiani. Tracciando un quadro generale si evince che la frequenza dei matrimoni misti è proporzionale all'incidenza della presenza straniera nel territorio: nel corso del 2005 le coppie che hanno deciso di compiere il grande passo di cui almeno uno sposo è di nazionalità stranierà sono state 814, mentre le unioni con almeno uno sposo straniero alle seconde nozze sono state 616. Nei casi in cui entrambi gli sposi sono di nazionalità italiana le differenze di età sono contenute, in media lo sposo ha 3-4 anni più della sposa.
Esistono, inoltre, molte analogie sul piano dell' istruzione, mentre ciò differisce quando la coppia è caratterizzata dal binomio medio-basso. Infine, la scelta dei partners è ancora oggi caratterizzata dalla vicinanza territoriale, ovvero la grande maggioranza delle unioni riguarda sposi residenti nella stessa regione. Mentre nel caso dei matrimoni misti si riscontrano maggiori differenze di età e di titolo di studio tra gli sposi. Per quanto riguarda l'età il divario più accentuato si registra nella tipologia sposo italiano e sposa straniera.Interessante notare, inoltre, che la maggior parte dei matrimoni avviene in regime di separazione dei beni: nelle Marche, infatti, nel 2004 sono stati 4.113 i matrimoni contratti in divisione dei beni contro i 1.694 in regime di comunione. La scelta del regime patrimoniale basata sulla separazione dei beni è un fenomeno in rapida evoluzione che prevale nella maggior parte dei matrimoni.