Coldiretti in Regione Marche per sollecitare gli interventi promessi per
 far fronte all’emergenza cinghiali che continua a provocare ingenti 
danni alle coltivazioni. A quasi due mesi dalla grande manifestazione 
organizzata da Coldiretti Marche con oltre 2mila agricoltori e i 
trattori sotto Palazzo Leopardi “ci è stato promesso che entro la fine 
del mese sarà pronto il Piano straordinario di contenimento e controllo 
del cinghiale. Continueremo a vigilare” avverte Maria Letizia Gardoni, 
presidente regionale dei coltivatori diretti. 
L’assessorato 
all’Agricoltura ha anche aperto a una rivisitazione di altri due 
impianti normativi legati al sovrannumero degli ungulati: il Piano 
ordinario di contenimento del cinghiale, approvato dopo che il vecchio 
era scaduto nel 2023, e il cosiddetto Priu per dotare le Marche dello 
strumento d’intervento per respingere la peste suina africana che, pur 
essendo innocua per l’uomo, è apparsa nelle regioni limitrofe e rischia 
di mettere in ginocchio gli allevamenti suini. “Entrambi i documenti – 
spiega Alberto Frau, direttore regionale di Coldiretti Marche – sono 
stati approvati senza avviare una preventiva concertazioni con le 
associazioni agricole. Attraverso i nostri tecnici abbiamo riscontrato 
alcune criticità e punti che possono essere migliorati”. 
Secondo
 Coldiretti il Piano non arriva ancora a una definizione precisa del 
fenomeno cinghiali in regione. Basti pensare che la stessa stima sulla 
presenza di capi – circa 40mila esemplari – non tiene in considerazione 
le aree protette, né (come invece avveniva nel vecchio piano) è presente
 la cartografia tematica dei danni a livello comunale, fondamentale nel 
valutare i danni rispetto al territorio di competenza.
Fondamentale,
 secondo Coldiretti, sarà prevedere la possibilità di intervenire tutto 
l’anno, anche in aree protette e nei centri urbani come previsto dalla 
normativa nazionale, un’attenta e trasparente gestione dei dati sulla 
presenza, sui luoghi, sul tipo dei danni, sulla loro quantificazione 
considerando anche il doloroso capitolo legato alla sicurezza stradale e
 ai numerosi sinistri che causano feriti anche gravi ogni anno. Dalla 
Regione sono arrivate, nel frattempo, rassicurazioni sull’adozione di 
nuove procedure di risarcimento dei danni, più trasparenti, meno 
burocratiche, certe e rispettose del lavoro delle aziende agricole e 
sulla riorganizzazione degli Atc attraverso uno statuto unico.