Le auto venivano acquistate da una concessionaria di Civitanova da un'azienda tedesca
Per loro anche il reato di esportazione di capitali all'estero. E' il risultato dell'operazione "cavallino rosso" della Guardia di finanza di Macerata. I truffatori importavano illegalmente auto di lusso, tra cui 43 Ferrari, fatturando gli importi a delle società fittizie. Le auto venivano acquistate da una concessionaria di Civitanova Marche attraverso un'azienda tedesca.L'indagine è scattata dopo due arresti avvenuti nel settembre scorso all'aeroporto di Ancona: i finanzieri bloccarono due civitanovesi in procinto di salire su un areo per Monaco, dove dovevano acquistare due auto. Dopo una perquisizione sono stati trovati nascosti nei loro indumenti 123.000 euro in contanti che costarono loro l'arresto per esportazione illegale di capitali.
Il comandante della Guardia di finanza di Macerata, col. Sabatino Valentino, ha spiegato che nel meccanismo delle "frodi carosello" erano coinvolte varie società inesistenti. Le aziende tedesche rilasciavano fatture internazionali (esenti da Iva in quanto intracomunitarie) in favore di una ditta fittizia di Bergamo, che a sua volta emetteva fatture (con la maggiorazione dell'Iva per forniture nazionali) per la concessionaria di auto di Civitanova, la quale, pur non avendo versato l'Iva, ne richiedeva però il rimborso.