Non è vero, è un semplice contatto con la segreteria. L'ufficiale giudiziario, Carola Baldassarri, intanto, ha detto che ha in mano una sentenza del Tribunale e deve farla rispettare, pur essendo umanamente a favore per un rinvio. Più tardi subirà un malore. Antonella Marcantoni è la ventottenne di Sant'Elpidio a Mare che denunciò pubblicamente la rovina della sua famiglia per colpa di un usuraio. Questa mattina, giorno dello sfratto esecutivo, più volte rimandato, il padre ha sversato una tanica di benzina davanti all'abitazione di via Galilea, e aveva minacciato di dar fuoco a tutto. Il Tribunale di Fermo ha rigettato la richiesta. Quindi è sfratto. Carabinieri, Vigili urbani e Vigili del fuoco. C'era una grande folla di forze dell'ordine questa mattina nell'abitazione dove c'erano il padre Enzo, piccolo artigiano calzaturiero e la madre. Con loro Paolo Bocedi. Antonella in passato aveva minacciato più volte il suicidio se lo sfratto fosse diventato esecutivo. Sua madre Maria ha avuto un malore ed è stata portata fuori. «Vergognatevi tutti, lo Stato difende gli usurai!» continuava a gridare Enzo Marcantoni, mentre la moglie, che si è ripresa ma parla a stento, fra le lacrime, cerca di riportarlo alla calma ("ti arresteranno, non fare così..."). Quando la situazione stava per precipitare e il liquido infiammabile era stato già versato davanti all'abitazione, Paolo Bocedi ha detto di aver contattato il ministro Mastella ottenendo, a suo dire, un rinvio di 24 ore dello sfratto. Ma subito dopo è intervenuta l'ufficiale giudiziario Carola Baldassarri, che ha fatto sapere di non poter rinviare lo sfratto e far rispettare la sentenza del giudice Barbara Andrenacci del Tribunale di Fermo ( l'ufficiale giudiziario Baldassari inoltre avrebbe riportato nel verbale l'impossibilità a lavorare in tranquillità ). Poi un nuovo colpo di scena: il commissario di Governo di Fermo ha firmato, su richiesta dello psichiatra intervenuto sul posto, due trattamenti sanitari per Enzo e Antonella. La ragazza aveva minacciato di gettarsi nel vuoto; il padre, dopo aver cosparso della benzina davanti alla casa, ha impugnato un paio di forbici e ha minacciato di uccidersi per impedire lo sfratto. L'uomo è stato poi bloccato dai carabinieri. Intanto il legale della famiglia Marcantoni ha chiesto lumi al Presidente della corte di Appello di Ancona, chiedendo un incontro per domani. I nuovi compratori dell'immobile hanno dichiarato di rivendere lo stabile alla famiglia entro 90 giorni.
(Si ringrazia Arcoiris TV per il link sulla conferenza stampa di Antonella)