Si tratta di un rifugio artificiali in legno per pipistrelli, di 60 x 60 cm, con una cavità interna di 2,5 cm, ciò che determina un habitat ottimale per questi piccoli mammiferi. Una volta posizionate (con orientamento
sud-ovest, a minimo 4 metri di altezza), le “bat box” dovrebbero favorire l’arrivo di pipistrelli, che si nutrono appunto di zanzare, al ritmo di 2-3 mila a notte.
In questa prima fase sono stati acquistati 50 box, la metà per aree pubbliche (Sentina, zona Agraria, zona cimitero-Paese Alto e Ponterotto), le altre appunto per i cittadini che ne faranno richiesta, previa verifica di alcuni requisiti, come la vicinanza di torrenti o specchi d’acqua, o di ampie zone verdi, che sono tradizionali ricettacoli di insetti. Questa mattina, lunedì, i primi box “pubblici” sono stati installati in zona Sentina, nei pressi del fosso collettore e del campo sportivo “Ciarrocchi”.
Il progetto nasce da un’esperienza condotta con successo a Fiesole e nella Maremma dal dott. Paolo Agnelli, ricercatore all’Università di Firenze. Questo provvedimento, d’altra parte, non sostituisce ma integra la disinfestazione con prodotti chimici, che viene condotta parallelamente in questi giorni. Si ricorda infine che nonostante ciò che si crede normalmente, i pipistrelli non si attaccano ai capelli degli esseri umani. L’eventuale nidificazione presso le “bat box” è comunque un fenomeno che dovrebbe verificarsi di qui alle prossime settimane o mesi.