Infatti, secondo Pietro D'Angelo, presidente provinciale dei “Verdi” «quella “Scotucci” sembrerebbe più inquinante della prima».
La porcilaia “storica” dopo diversi anni di proteste e anche grazie all'impegno dei cittadini era stata finalmente chiusa con un'ordinanza del sindaco. La questione, però, era costata “cara” a D'Angelo che è stato processato per ingiuria «solo perchè avevo detto che era la porcilaia era abusiva ed inquinante. Ora però c'è stata la sentenza e sono stato assolto». Il fiume Tesino, già un anno e mezzo fa era stato dichiarato un fiume biologicamente morto. Un inquinamento, per così dire sospetto, in quanto era più “sporco” alla sorgente che alla foce. “E' talmente inquinato – spiega D'Angelo – che non poteva essere utilizzato neppure per l'irrigazione. Grazie al Corpo forestale di Ascoli Piceno è stato verificato che proprio vicino alla sorgente c'era il passaggio dei liquami della porcilaia. Siamo intenzionati a seguire tutta la fase processuale proprio come abbiamo fatto per la prima porcilaia». «Da parte nostra – dice Paolo Prezzavento di Legambiente – seguiremo questa questione con lo stesso impegno della prima e ci costituiremo parte civile».