Domani, alle ore 9 al Teatro delle Muse di Ancona, si svolgerà lo spettacolo evento
La lettera arriva in una occasione particolare: l’Euroday 2007, la Festa dell’Europa, che si celebra il 9 maggio, data di presentazione della “Dichiarazione Schuman”, considerata l’atto di nascita dell’Unione Europea. Domani, alle ore 9.00, al Teatro delle Muse di Ancona, si svolgerà lo spettacolo evento per la Giornata dell’Europa 2007, che quest’anno è dedicata al 50° anniversario del Trattato di Roma, al quale parteciperà il presidente Spacca e che vedrà il mondo della scuola protagonista. Concluderà l’evento l’assessore Ugo Ascoli, mentre la conduzione dell’incontro è affidata a Neri Marcorè.
“Nell’incontrare i giovani in occasione della Giornata dell’Europa, -dice Spacca- voglio considerare questo appuntamento non solo celebrativo, ma come un’occasione per riflettere sulle opportunità che l’Europa ci offre.
La firma del Trattato di Roma, di cui ricorre il 50° anniversario, ha segnato la nascita della famiglia europea fondata su valori comuni che condividiamo: pace, libertà, solidarietà, sicurezza, salute, diritti umani, uguaglianza, lavoro, imprenditorialità, tutela dell’ambiente, pluralismo, tolleranza, coesione. Gli stessi che animano il nostro programma di governo.
Valori che ci consentono di affrontare insieme i sentimenti di incertezza, solitudine, paura, preoccupazione che un mondo in rapida evoluzione può suscitare.
L’Europa è parte delle nostre radici, abbiamo contribuito a costruirla, basti pensare ai tanti nostri concittadini andati a lavorare in altri Paesi europei che sono stati protagonisti nella costruzione di quelle società.
Essere giovani nell’ Europa di oggi è una straordinaria opportunità, per costruire il futuro, immaginare un percorso professionale con esperienze nei Paesi partner, avere accesso agli altri continenti, sempre di più alla nostra portata.
Anche le Marche sono cresciute in maniera straordinaria con l’aiuto dell’Europa, consentendo lo sviluppo di molti settori economici e produttivi, favorendo l’istruzione e l’educazione, contribuendo al miglioramento dell’ambiente e del patrimonio culturale.
Ai giovani di oggi possiamo offrire la scelta di restare nella regione in cui sono nati – un territorio ricco nel quale la qualità della vita è tra le migliori in Italia, come dimostrano tutti gli indicatori economico-sociali - oppure di conoscere, aprirsi, scambiare e condividere esperienze con i coetanei dei 27 Paesi Europei.
Un privilegio questo, che le generazioni dei vostri padri non hanno avuto. Lavoriamo quindi insieme per consolidare questo risultato e contribuire allo sviluppo e alla crescita delle comunità, anche di quei Paesi non ancora entrati in Europa”.