Incidente, muore investito da un frate

Incidente, muore investito da un frate

Ieri un altro lavoratore era deceduto cadendo da un'alta impalcatura

Il lavoratore stava controllando un tombino dell'acquedotto quando un auto, incredibilmente  a motore spento, e condotta da un frate ultraottantenne, gli è piombata addosso, uccidendolo sul colpo.  L'urto ha provocato anche il ferimento di un uomo fermo davanti al portone di casa, in via Roma, una strada in discreta pendenza.   Padre Vincenzo Luciani, dei frati minori, era da poco salito a bordo della sua 'Fiat Uno' parcheggiata nei pressi del cantiere, ma non era riuscito a mettere in moto, né a fermare la vettura. L'utilitaria ha percorso non più di 30 metri e ha investito in pieno Petetta, che stava facendo lavori di manutenzione lungo una linea dell'acquedotto del Consorzio del Tennacola, e aveva appena infilato un braccio nel tombino, profondo 30-40 centimetri. Probabilmente l'operaio non si è neppure accorto di cosa stava succedendo, e così Ugo Menicucci, 66 anni, pensionato, fermo davanti alla porta della sua abitazione, rimasta aperta. La 'Punto' con il frate alla guida ha travolto uccidendolo sul colpo l'operaio, e scaraventato nell'androne Menicucci, che per fortuna ha riportato solo contusioni alle gambe. Poi la 'Punto' ha arrestato la sua corsa contro il muro esterno dell'abitazione. Petetta lascia la moglie e due figli di 8 e 14 anni. Il frate, sotto choc, è sceso per prestare i primi soccorsi. Secondo le prime testimonianze, raccolte dai carabinieri e dai vigili urbani, il cantiere, al margine della strada, non era transennato. Sull'incidente indaga la procura della Repubblica di Macerata. Ieri pomeriggio, a San Sebastiano di Sarnano, aveva perso la vita un operaio edile di 43 anni, caduto da un'impalcatura alta 14 metri. Gianfranco Tidei, questo il mome della vittima, è morto sul colpo. Aveva moglie e due figli.   Sui due infortuni mortali sono in corso indagini del carabinieri, dell'Ispettorato del lavoro e dell'Azienda sanitaria unica regionale. La procura di Macerata ha aperto due inchieste, per verificare fra l'altro se le misure di sicurezza dei due cantieri, quello edile e quello stradale, siano state rispettate.

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