Questa la conclusione dell’incontro tra il presidente e Tullio Melchiorri, legale rappresentante della cooperativa dello stabilimento di Castelplanio, che conta circa 800 dipendenti. Di questi circa 250 stanno lavorando, per altri c’è una possibilità di ripresa a metà maggio e, per altri ancora, circa 450, entro la fine di giugno.
Com’è noto 9 mila metri quadrati dello stabilimento sono andati in fumo: si tratta di ricostruire e ripartire al più presto, tenendo conto che il gruppo sostiene una perdita di circa il 30% del fatturato, per garantire una continuità produttiva ha decentrato la produzione in tre stabilimenti e, ogni giorno che passa comporta la perdita di quote di mercato.
«Vogliamo rimanere a Castelplanio – ha assicurato Melchiorri – questa è la strategia del gruppo, per questo ci aspettiamo una solidarietà anche da parte degli istituti di credito. A maggio ripartiamo con la macellazione, a giugno con i preparati pronti».
E’ sulla base di queste scelte, sulla base di un piano aziendale che fissa gli obiettivi strategici dell’azienda, che il presidente Spacca si rivolgerà agli Istituti di credito per chiedere che siano protagonisti della ripresa.