Il presidente della Provincia Massimo Rossi invita a non strumentalizzare
"Questa tragedia è troppo grande per una comunità piccola come la nostra". Ha detto il sindaco. "Questi ragazzi li avevamo visti nascere e crescere: erano andati solo a prendere un gelato, in una tranquilla serata, e la loro vita è stata spazzata via da un pazzo ubriaco, che ora deve pagare. Spero che giustizia sia fatta".
Il fatto di cronaca rischia di diventare politico: infatti si sollevano le polemiche sulla presenza della comunità Rom, accampata su una collinetta a pochi chilometri dalla cittadina. A questo proposito il sindaco risponde: "Il dolore ha tante forme, e va rispettato. Da più di una anno cerchiamo una soluzione alternativa per la collocazione dei Rom. Il problema esiste. Ma non è questo il momento di affrontarlo".
Il presidente della Provincia di Ascoli Massimo Rossi invita a non strumentalizzare la vicenda. Come membro del Comitato delle Regioni dell'Ue, Rossi ha ricordato di aver preso parte nei giorni scorsi a un summit a Palma de Mallorca, in cui si è parlato di incidenti stradali, ed è emerso che uno su quattro è causato da guida in stato di ebbrezza. Quindi, ha tenuto a precisare, poco hanno a che vedere con le statistiche le origini del giovane investitore. Rossi si è detto comunque "atterrito" per la tragedia, "non solo come politico ma come padre di famiglia". Due dei quattro ragazzi, peraltro, partecipavano a un progetto della Provincia contro il bullismo.
Un "provvedimento esemplare": lo auspica il senatore Luigi Lusi (Dl) nei confronti del responsabile dell'incidente mortale. E "servono controlli - aggiunge - anche nei campi nomadi". "Il nostro Paese - prosegue l'esponente dielle - ha da sempre dimostrato grande apertura e ospitalità nei confronti degli immigrati e della comunità rom, alla quale il 'pirata' della strada appartiene. E' opportuno ribadire però che, al di là della tolleranza per culture diverse, le persone che risiedono in Italia sono tenute a rispettare le norme del nostro Paese". "Non è ammissibile - conclude Lusi - che per l'imprudenza e la guida spericolata e in stato di ebbrezza di qualcuno, quattro giovani vite vengano spezzate. Per questo motivo è necessario un provvedimento severo ed esemplare".
Il 28 aprile Forza Nuova organizzerà una "mobilitazione generale" per esprimere lo "sdegno e la repulsione" per l'investimento e l'uccisione dei quattro ragazzi. L'iniziativa, spiega il coordinatore regionale del movimento di ultra destra, Marco Gladi, affinché "non vengano mai più stroncate delle giovani vite della nostra comunità nazionale". I giovani morti, secondo Gladi, sono "vittime anche del lassismo delle autorità di sinistra, imbevute di buonismo e utopia, che proteggono ogni straniero e se ne fregano dei connazionali". Forza Nuova chiede "l'immediata espulsione di tutti i Rom non cittadini Ue; carcere con lavori forzati per tutti gli zingari che delinquono; sottrazione alle comunità Rom dei bambini piccoli che vengono sfruttati; dimissioni immediate degli amministratori locali e dei responsabili di pubblica sicurezza di Appignano che hanno permesso alla situazione di degenerare fino alla morte di 4 ragazzini italiani e al grave ferimento di altri".