Ubriaco travolge quattro ragazzi, è strage

Ubriaco travolge quattro ragazzi, è strage

I ragazzi erano cinque, uno di loro si è salvato

I giovani erano usciti insieme a prendere un gelato, quando il furgone ad elevata velocità è piombato su di loro. L'impatto è stato violentissimo e il responsabile dell'incidente è stato subito arrestato. Anche lui è stato ferito ma è stato già dimesso dal Mazzoni oggi pomeriggio e trasferito al carcere del Marino. E' accusato di omicidio colposo plurimo e resistenza a pubblico ufficiale, essendosi scagliato contro i carabinieri che lo avevano fermato subito dopo l'incidente. 
Il rom si chiama Marco Ahmetovic, è disoccupato, ha 22 anni e vive in un accampamento da sempre al centro di polemiche nella cittadina perché considerato incompatibile con la comunità locale. Inoltre, il permesso di soggiorno dell'uomo era scaduto nel giugno dell'anno scorso.
Tra le vittime c'è anche una ragazza, Eleonora Allevi di 18 anni. Gli altri sono Davide Corradetti di 16 anni, DaniloTraini di 17 anni, tutti morti sul colpo. Il sedicenne Alex Luciani, invece, è morto durante il trasporto all'ospedale.  Le vittime viaggiavano in comitiva. Qualcuno di loro, non coinvolto nell'incidente, era in auto. Si trovavano lungo la strada provinciale Appignanese, quando il furgone ha invaso la corsia opposta scontrandosi frontalmente con i motorini. Questi, nell'impatto, sarebbero andati a fuoco e l'incendio avrebbe parzialmente carbonizzato i corpi delle giovani vittime.  
Nell'incidente è rimasto coinvolto anche un altro ragazzo, Leonardo di 16 anni, fratello di Eleonora Allevi, che ha riportato ferite guaribili in 30 giorni. Grazie a lui, ma soprattutto alla testimonianza di un giovane che con l'auto stava percorrendo la stessa strada, i carabinieri hanno potuto in gran parte ricostruire la dinamica dell'incidente.
Marco Ahmetovic, con qualche precedente per reati contro il patrimonio, guidava certamente ad altissima velocità, tanto che sul furgone è stata trovata la quinta marcia innestata.   Intanto la comunità nomade del responsabile della strage sembra essersi allontanata dall'accampamento. Testimoni hanno visto poco dopo l'incidente, alle 23:30 circa, tre auto e sei furgoni allontanarsi dal campo, dove oggi, a parte i panni stesi, non si vede anima viva. 
La presenza dell'accampamento è stata sempre oggetto di proteste da parte della gente del posto, e anche oggi, fra le persone che sostavano sul luogo dell'incidente, c'era chi si scagliava contro i nomadi per le loro consuetudini e la difficoltà a integrarsi con la comunità locale. Questa mattina il presidente della provincia Massimo Rossi si è incontrato con il Prefetto e il sindaco diAppignano.