Verranno effettuati anche il prelievo e le analisi dei campioni
La ditta Geomarine srl di Senigallia sta effettuando i prelievi con la supervisione di personale dell’Arpam di Ascoli Piceno, ente, quest’ultimo, che provvederà alle analisi chimiche, fisiche e batteriologiche di compatibilità con la sabbia presente sul litorale. Tutta questa fase ha un costo di 90 mila euro, di cui 62 mila e 500 a carico della Regione, il resto del Comune.
I lavori di dragaggio sono stati appaltati dal Genio civile opere marittime di Ancona. Dopo le analisi la Regione Marche dovrà autorizzare l’escavo dell’imboccatura e la messa a ripascimento: operazione, quest’ultima, che con ogni probabilità verrà compiuta dopo l’estate.
Del resto, se le analisi dovessero dare esito negativo sulla compatibilità, la sabbia dragata verrà depositata nella “cassa di colmata” da realizzarsi a nord del porto, che dovrebbe successivamente costituire la banchina di un eventuale terzo braccio (previsto dal piano regolatore del porto vigente).