Ascoli, i nuovi poveri sono 354

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Marcucci: «Importo disponibile ancora troppo modesto»

I finanziamenti ai Comuni vengono assegnati per le politiche di sostegno alla natalità (nascita o adozione di figli); l’assistenza integrativa nell’ambito familiare a propri componenti non autosufficienti o con problemi di salute mentale; i lavori di cura e gli interventi sociali di assistenza domiciliare per i malati oncologici; l’assistenza a minori in situazioni multiproblematiche di ordine psico-sociale-sanitario. Ed ancora per il superamento di situazioni di disagio sociale o economico; per le politiche abitative (acquisto prima casa di abitazione per le famiglie di nuova costituzione; contributi per affitti a famiglie disagiate, ecc.); per la realizzazione di progetti volti a garantire solidarietà alle donne in difficoltà non coniugate in stato di gravidanza e alle ragazze madri; la realizzazione di progetti tesi a garantire solidarietà, sostegno e soccorso alle vittime di maltrattamenti fisici e psicologici.
La legge 30 interviene anche per la realizzazione di azioni volte a favorire il ricongiungimento familiare del coniuge o dei figli minori, per il pagamento di polizze assicurative per la copertura dei rischi infortunistici domestici del componente della famiglia che svolge il lavoro domestico in modo esclusivo nell’ambito della stessa e per la realizzazione di progetti volti a divulgare modalità di prevenzione degli infortuni domestici.
«Questa legge, in vigore da 10 anni – dice l’assessore alle Politiche Sociali e Giovanili, Achille Marcucci – consente di utilizzare ed erogare risorse derivanti da un finanziamento della Regione con la compartecipazione del Comune, ma con un importo complessivo per la verità abbastanza modesto rispetto alle domande che vengono presentate (nell’anno 2005 furono ripartiti a favore dei 325 richiedenti €. 45.081,00). Per il 2006, abbiamo definito l’istruttoria –prosegue l’assessore Achille Marcucci – effettuando il riparto delle risorse disponibili, pari a € 47.285,70, parametrandolo in maniera proporzionale agli indicatori I.S.E.E. risultanti dalla totalità delle dichiarazioni sostitutive uniche delle condizioni economiche dei cittadini aventi diritto, determinando le seguenti quote di contributo:  182 avranno diritto ad un contributo di € 190,00, (indicatore ISEE da 0 a € 3.000,00), 70 ad un contributo di € 100,00 (indicatore ISEE da 3.000,01 a € 4.500,00) e 78 ad un contributo di € 73,00 (indicatore ISEE da € 4.500,01 a € 6.000,00)».