Tanti momenti di analisi e riflessione nella prima delle tre giornate della manifestazione, con ampia partecipazione di pubblico.
‘PROTAGONISTE. Lo sguardo femminile nel giornalismo culturale’. Un concetto semplice ma che sintetizza al meglio il leitmotiv della 12^ edizione del Festival del Giornalismo Culturale, organizzato dall’Istituto per la formazione al giornalismo e dall’Università di Urbino in collaborazione con la Galleria Nazionale delle Marche e con il patrocinio della Regione Marche.
La tre giorni ha preso il via a Palazzo Bonaventura con ‘Le donne alle origini della sociologia italiana”, alla presenza di Cecilia Cornaggia, Massimiliano Panarari, Graziella Priulla e Mariagrazia Santagati.
La direttrice del Festival del Giornalismo Culturale Lella Mazzoli ha commentato: “"Oggi presentiamo una ricerca che ha voluto approfondire il ruolo della donna nella ricerca sociologica. Finalmente una lente di osservazione che valorizza il contributo e lo sguardo femminile”, mentre Mariagrazia Santagati ha sottolineato come “la storia della sociologia femminile è stata spesso rimossa e dimenticata. Nel 2020 però la situazione cambia con il 40% di donne sociologhe”. Dalla ricerca emerge uno sguardo femminile plurale e composito. Graziella Priulla ha posto l’attenzione sulle difficoltà che ancora oggi le donne sono costrette ad affrontare: “Le donne spesso si trovano sotto un 'soffitto di cristallo', una barriera che le ostacola ma non si vede. Per capire meglio il contributo delle donne alla società e alla sociologia è necessario studiare i sistemi di potere, prevalentemente maschili".
Il programma pomeridiano si è aperto nella Biblioteca del Duca: con Lucilla Niccolini e Giampiero Vigorito è stata ricordata la figura di Anna D’Ettorre, stimata giornalista dell’Ufficio Stampa della Regione Marche, prematuramente scomparsa a inizio anno. Nel suo toccante ricordo, Vigorito ha posto l’attenzione su ‘Anna, che si è sempre schierata dalla parte dei più deboli e degli indifesi”.
Alle 17 l’atteso momento della presentazione del libro della collana #fgcult: Protagoniste? Donne informazione e cultura’, edito da Aras Edizioni e con interventi di Piero Dorfles, Roberto Fiaccarini, Giampiero Gramaglia, Lella Mazzoli, Lucilla Niccolini e Federica Savini. Capoccia ha cercato di capire perché in Italia ci sono solo 3 direttrici di giornali, mettendo in evidenza come le inviate abbiano cambiato il modo di raccontare la realtà. Gramaglia, ex direttore ANSA ed ex direttore de ‘Il Ducato’, non ha mancato di sottolineare come ‘il vero potere è quello di chi sa raccontare’. Il maschilismo è ancora presente oggigiorno nelle redazioni dei giornali: ne ha parlato Dorfles.
Come evolve il rapporto tra giornalismo, informazione e ambiente? Questo e altro al centro del panel ‘Lo sguardo femminile verso la cultura sostenibile’ con gli interventi di Alessandro Bizzotto – responsabile comunicazione del Consorzio Nazionale Imballaggi -, Simona Fontana (direttore generale CONAI), Daiana Paoli, Enza Prencipe, Manuela Ravasio, Roberta Scorranese e Gianni Todini.
Fontana ha affermato: “La cultura si lega al tema dell'ambiente perché c'è bisogno di fare formazione e informazione sulle tematiche ambientali in maniera critica e scientifica”. Paoli ha invece spiegato il tratto caratteristico del raccontare una storia: “Raccontando si arriva molto più lontano e a più persone, anche quando si parla di ambiente". Ogni cambiamento per essere tale comporta un processo a lungo termine: “Il cambiamento culturale – ha illustrato Prencipe - deve essere corale. Non può essere per uno, ma deve essere per tanti. Ma ci vuole anche tempo e pazienza”.
In serata, nella Sala del Trono di Palazzo Ducale, la cerimonia di consegna del Premio Fenice CONAI per il giornalismo ambientale giovane, andato a Massimiliano Cassano e Valentina Panetta per i lavori pubblicati su Messaggero TV e The Post Internazionale. “Esempi di passione giornalistica competente e lucida, il mondo della tutela ambientale ha sempre più bisogno di conoscenze scientifiche, preparazione e obiettività”, ha commentato Simona Fontana.
La giornata si è conclusa con Viva la retorica sempre! Il superpotere della parola insieme a Flavia Trupia e al condirettore del Festival del Giornalismo Culturale, Giorgio Zanchini, con letture di Jack Giuggioli.
Tanti gli appuntamenti interessanti da seguire nella giornata di sabato 5 ottobre: alle 11 nella Sala del Trono di Palazzo Ducale Giorgio Zanchini intervista l’ex direttrice TG1 e Presidente RAI Monica Maggioni; a seguire l’attesa presentazione della ricerca ‘Lo sguardo femminile sulla lettura e letteratura’, con Matteo Cavezzali, Claudia D’Ippolito, Beatrice Eleuteri, Lella Mazzoli e Giovanni Solimine.
Alle 15 la sessione pomeridiana si aprirà con il Premio Giornalistico FGCult24, poi sarà la volta di ‘Carta e TV, le giornaliste’ con Annalisa Bruchi, Giovanni Boccia Artieri, Lorenza Ghidini, Angela Mauro e lectio di Serena Danna. Alle 18 ‘Tv e social: le inviate’ con nomi autorevoli quali Francesca Mannocchi, Azzurra Meringolo, Marta Serafini e Gianmarco Sicuro, con lectio di Lucia Goracci.
Molto originale l’evento serale in programma alle 21, quando nella Sala del Trono di Palazzo Ducale l’attenzione sarà rivolta al gioco, nelle sue forme umane e artificiali. Un gioco interattivo e che vedrà la partecipazione attiva del pubblico insieme a Paolo Di Paolo, Piero Dorfles e Valeria Palumbo. Un gioco ‘speciale’, un gioco per far capire come la poesia non è intelligenza artificiale.
Il programma completo al link: https://www.festivalgiornalismoculturale.it/
Il Festival è organizzato dall’Istituto per la formazione al giornalismo e dall’Università di Urbino in collaborazione con la Galleria Nazionale delle Marche. È possibile iscriversi alla piattaforma S.O.F.I.A. per i docenti degli istituti scolastici. Sono inoltre previsti crediti formativi per tutti coloro iscritti all’Ordine dei Giornalisti: necessaria l’iscrizione su piattaforma specifica dell’Ordine stesso.