Raffineria Api, basta con le scuse

Raffineria Api, basta con le scuse

L'azienda non non comunica ancora la quantità di olio sversato

Sia per la quantità finita in mare, per il fatto che le condizioni del mare non consentono la tempestività degli interventi, e soprattutto perché l'Api non comunica ancora la quantità di olio sversato. Ciò lascia temere che sia notevole. Se a ciò - continua Amagliani - si aggiunge che le condizioni del vento hanno portato dapprima l'olio a nord, fino a Marzocca, e che nelle ultime ore esso è apparso in gran quantità a Villanova, il quadro è sconfortante, perché stiamo parlando di un litorale a forte vocazione balneare con la stagione ormai alle porte. In questo quadro - incalza l'assessore - ascoltare il portavoce della raffineria affermare candidamente che in un impianto con Km. di tubi questo può avvenire, limitandosi a scusarsi con i cittadini di Falconara, é sconcertante. Temo che non si tratti di "fatalita'' ma del risultato di più fattori, come probabilmente la non adeguata manutenzione, il non adeguato controllo delle tubazioni, insomma una non adeguata vigilanza all'interno dell'impianto. L'Api deve ricordare - prosegue Amagliani - che la sua compatibilità con il territorio è legata al più rigoroso rispetto delle prescrizioni sottoscritte al momento del rinnovo della concessione, il cui mancato rispetto sarà attentamente vagliato ed eventualmente sanzionato. Dunque ora - conclude - l'azienda predisponga tutti gli strumenti per la radicale bonifica del litorale, con mezzi e metodi ben più efficaci di qualche operatore con secchiello e paletta».

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